La campagna Il Mattino aderisce all'iniziativa di Asia. Obiettivo: sensibilizzare i cittadini sui temi ambientali

«Meno rifiuti, più adesioni», come riciclare l'organico

13 novembre 2011
Fonte: Il Mattino

La campagna «-Rifiuti Adesioni» ha lo scopo di raccogliere idee e proposte di partecipazione gratuita dalla società civile napoletana: aziende, istituzioni, associazioni, media e personalità note che vogliono sostenere la raccolta differenziata. Il Mattino, ad esempio, concede gratuitamente questo spazio. Per comunicare nuove disponibilità: adesioni@asianapoli.it
L'ORGANICO: DOVE SI RACCOGLIE La vera sfida e il successo di una buona raccolta differenziata si misurano anche dalla raccolta della frazione organica, che è rappresentata sostanzialmente dagli scarti alimentari: residui della cucina o scarti di verdura e frutta. A Napoli, l'organico viene per ora raccolto nei quartieri in cui è attiva la raccolta differenziata porta a porta tramite i bidoncini con coperchio marrone o per i commercianti (fruttivendoli e fiorai) con i bidoncini blu la dove la raccolta differenziata è stradale. Èbene perb prepararsi fin da ora, perché presto tutte le famiglie dovranno contribuire a questa importante e ulteriore differenziazione. Nella nostra città, infatti, i rifiuti organici sono tanti (circa il 40% del totale): bisogna fare uno sforzo tutti insieme per recuperare questi materiali.
PERCHÉ DIFFERENZIARE La raccolta differenziata dell'organico riduce sensibilmente la produzione di rifiuti indifferenziati. Inoltre, siccome tali rifiuti sono composti per lo più da acqua, se lasciati tra l'indifferenziato, la loro decomposizione produce il percolato, liquido molto nocivo perle discariche e il terreno. Trattati in impianti di compostaggio, i rifiuti organici si trasformano in ottimo concime naturale usato come humus per il terreno, evitando, in questa maniera, il ricorso a concimi chimici.
COSA DIFFERENZIARE? Scarti di cibo freddi e sgocciolati, crudi o cucinati, bucce, noccioli, verdure, carne, pesce, riso, pasta, pane, biscotti, formaggi, gusci d'uovo, alimenti avariati; e ancora fondi di caffè, filtri di tè, camomilla, tovagliolini o fazzoletti di carta unti, carta del pane sporca, cartoni di pizza sporchi di olio e tagliati a pezzi, foglie e fiori provenienti dalla manutenzione di piante da appartamento, piante, terriccio dei travasi, semi, tappi di sughero, legno da potatura e segatura, cenere di legna scarti di frutta e verdura: questi sono alcuni dei rifiuti che possono essere conferiti nella biopattumiera forata data in dotazione alle famiglie del porta a porta da Asia Napoli. La biopattumiera è molto importante perché contribuisce ad asciugare la parte liquida dell'organico evitando i cattivi odori e rallentando la fermentazione. Tra quelli elencati ci sono alcune tipologie di rifiuti che ancora stentiamo a gettare nell'organico. Ad esempio la carta sporca. Non bisogna avere timore di buttare nella raccolta dell'organico i tovaglioli di carta sporchi e i cartoni della pizza sporchi ma tagliati a pezzi: la carta sporca, infatti, è molto utile nel processo di compostaggio perche assorbe i liquidi. Ancora, è consigliabile mettere gli scarti di potatura domestica (foglie, piccole potature, terriccio di piccoli vasi) direttamente nel contenitore dell'organico.
COME DIFFERENZIARE? Riguardo a quest'ultimo, il sacchetto che mettiamo nella biopattumiera, è fondamentale che sia compostabile. Controlliamo che le buste siano effettivamente compostabili - la sigla stampata deve essere UNI EN 13423:2002 - come quelle fornite gratuitamente da Asia. Secondo questa norma un prodotto per essere definito compostabile deve essere «biodegradabile» e «disintegrabile» in 60 giorni, ossia deve essere trasformato dai microrganismi in acqua, anidride carbonica e fertile compost. Infine, per essere definito composta-bile, il sacchetto deve risultare compatibile con un processo di compostaggio, cioè non deve rilasciare sostanze pericolose e non deve alterare la qualità del compost prodotto. I sacchetti compostabili, dunque, si degradano in pochi mesi senza conseguenze per il compost (mentre le buste semplicemente biodegradabili si degradano in 12-15 mesi).
COSA NON DIFFERENZIARE Liquidi in genere e olio vegetale, pannolini e assorbenti, tessuti naturali e sintetici, mozziconi e cenere di sigaretta, carta dei formaggi e dei salumi, scarti di piante malate o infestate, legno verniciato, gusci dei frutti di mare tipo cozze, vongole, telline, lupini.
COME E DOVE VIENE LAVORATO 150.549 i quintali di rifiuti organici raccolti da Asia nei primi 9 mesi del 2011 e tutti inviati a riciclo per la produzione di compost da rifiuti. 114 novembre scorso è stato consegnato al sindaco De Magistris il primo sacco dell'ottimo compost di Napoli. Nelle parole del presidente di Asia Napoli, Raphael Rossi: «è grande la soddisfazione di essere testimoni e protagonisti di un evento così significativo perla città di Napoli. Un evento estremamente significativo a testimonianza di una raccolta differenziata in Città sempre più efficace e sempre più strumento strategico al fine di risolvere, una volta per tutte, il problema dell'emergenza rifiuti. Lo scarto alimentare, infatti, che ha prodotto questo compost poteva diventare percolato in discarica, puzza e biogas, oppure spreco di energia negli inceneritori. Invece oggi, grazie alla raccolta differenziata, è un fertile composto per la nostra terra». Il compost prodotto è stato messo a disposizione dei movimenti ambientalisti e delle scuole napoletane, presenti con più di 150 alunni per celebrare e spiegare alle famiglie e ai bambini l'importanza della raccolta differenziata, mostrandone gli effetti diretti sugli orti scolastici e sui parchi pubblici. Il fertilizzante, infatti, verrà usato nei giardini di Napoli e nelle azioni di gardening promosse dai cittadini attivi.
Infine, alcune informazioni sugli impianti che ricevono l'organico di Napoli: Bio.Land (Pavia), Bio.Ge.Co (Lodi), Miga (San Nicola, CS), Sara (Modena), Tersan (Modugno, BA).
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