Rifiuti, Sodano: emergenza finita, ma la situazione resta delicata
NAPOLI - In una città in cui l'emergenza rifiuti "è ufficialmente finita, ma la situazione rimane comunque sempre molto delicata", l'obiettivo dell'amministrazione, nel breve periodo, è quello di raggiungere con la raccolta differenziata porta a porta 240 mila napoletani. A sostenerlo, intervenendo alla 15/a edizione di Ecomondo, è il vice sindaco e assessore all'ambiente di Napoli, Tommaso Sodano. Nel capoluogo campano, ha osservato in una nota, "l'emergenza è ufficialmente finita, ma la situazione rimane comunque sempre molto delicata. I napoletani stanno dimostrando la loro voglia di riscatto, i cittadini aiutano gli modo, addetti a ripulire piazze e rifiuti e a organizzare isole ecologiche mobili per incentivare e sensibilizzare alla raccolta differenziata. Un grande protagonismo che va coltivato dando risposte e organizzazione". Per questo, ha proseguito Sodano, "la raccolta porta a porta è partita e anche in quartieri non proprio facili, come Scampia, sta ottenendo una buona accoglienza. In altri ha già raggiunto per-centuali molto importanti, per esempio a Bagnoli ha superato il 70% con risultati positivi anche per - quanto riguarda la qualità del rifiuto. Numeri che fanno ben sperare l'amministrazione targata De Magistris. "Come già annunciato il nostro obiettivo è quello di estenderla - ha sottolineato il vicesindaco - ci eravamo posti come primo traguardo i 320 mila cittadini coinvolti, ma la gara da 8 milioni di euro per la fornitura di - mezzi e attrezzature - per estendere il porta a porta è andata deserta per ben due volte Questo inevitabilmente rallentera' la progressione: dunque - ha spiegato - abbiamo ragionevolmente fissato il primo traguardo intorno ai 230-240 mila abitanti". Ad ogni nella battaglia contro i rifiuti, tanti sono ancora i fronti - aperti. A giudizio di Sodano, infatti, "ci sono nodi strutturali ome quello degli impianti regionali di trattamento che, con la chiusura di Chiaia no e l'esaurimento a fine anno della discarica del Vesuvio, potrebbero creare le condizioni per una nuova forte criticità nei primi mesi del prossimo anno".