Giallo termovalorizzatore si attende la risposta della Ue

De Magistris: "Hanno capito che noi facciamo sul serio"
20 novembre 2011 - ROBERTO FUCCILLO
Fonte: Repubblica Napoli

ORA si attende che domani riaprano gli uffici di Bruxelles. Un po' come quando nei giorni scorsi si è trepidato per l'apertura di borse e mercati, tutti quelli che operano nel settore rifiuti attendono che dalla Ue vengano lumi sulla incerta situazione aperta dal pasticcio del bando per il termovalorizzatore di Napoli. Come è ormai noto, venerdì la procedura del bando si è chiusa senza offerte, ma poi è arrivata una documentazione da parte di un gruppo guidato da A2A. Ora il quesito è se da qui si possa partire per una trattativa privata e se unatalepossibilità non debba essere data anche agli altri due gruppi che pure si erano affacciati al bando a luglio, prima che questo venisse prorogato. Tiene banco anche una questione politico-economica. A2A è rimasta fuori dei termini del bando proprio perché chiedeva ulteriori chiarimenti sul dato finanziario. Come dire che quell'impegno, 350 milioni per un impianto da 450 mila tonnellate l'anno, veniva ritenuto eccessivamente oneroso. Forse anche acausa dell'ostruzionismo del Comune, come il sindaco Luigi de Magistris rivendica: «Se nessuno ha presentato un'offerta, è segno che anche gli imprenditori hanno capito che Napoli si sta orientando su un'altra strada in materia di rifiuti. Nessuno ha presentato un'offerta nei termini previsti e questo è il dato giuridico. C'è poi un dato politico: si ha la consapevolezza della serietà del programma che stiamo portando avanti, senza la volontà del sindaco di Napoli è difficile pensare di fare l'inceneritore in città». Tutto politico è anche il legame fra sindaci. A Milano siede ormai Giuliano Pisapia e il capoluogo lombardo è pur sempre il principale azionista (27.5 per cento) di A2A. A stuzzicare de Magistris ci pensa però il deputato Pdl Paolo Russo: «Vadano a lezione dai colleghi dell'area nolana, territori virtuosi dove si dimostra che liberare le strade dall'immondizia e gestire efficientemente il ciclo dei rifiuti è possibile». Lo dice a Carbonara di Nola, dove si inaugura un'isola ecologica, e non è argomento da poco: da queste parti, visti anche i buoni risultati sulla differenziata, non si riesce da un anno a trovare un accordo per le nuove discariche mentre è un fatto che Chiaiano ha già chiuso e a fine an - no chiuderà anche Terzigno. Un'altra amministrazione di centrodestra, quella di Castellammare, ha presentato ieri il suo piano per la differenziata. Gli obiettivi sono il 50 per cento entro dicembre 2010 e il "rifiuti zero" entro il 2014. Una vera e propria sfida, lanciata dal sindaco Luigi Bobbio al collega de Magi-stris. Proprio mentre quest'ultimo deve incassare il rallentamento della differenziata, evidenziato una settimanafa dal suo vice Tommaso Sodano, e il mancato arrivo dalle banche dei 43 milioni di ricapitalizzazione per l'Asia. «Una battaglia continua - dice de Magistris - Ci sono stati dei problemi che stiamo superando e supereremo». Con la stessa segretezza di quando si cercavano siti temporanei: «E una questione che sto seguendo direttamente, ho messo a punto alcuni provvedimenti che non posso ancora rivelare». Invece è ufficiale l'arrivo degli inviati olandesi, probabilmente martedì: «Staranno a Napoli due giorni. Per completare l'iter che dovrebbe finalmente condurre alla partenza entro Natale della prima nave di rifiuti».

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