A Giugliano il termovalorizzatore per le ecoballe

Spunta il sito alternativo a Napoli est ma è subito scontro. Il 29 vertice anti-sanzioni a Bruxelles
10 novembre 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

De Crescenzo Insieme a Bruxelles per presentare i piano rifiuti. il 29 novembre il governatore Stefano Caldoro, il sindaco Luig De Magistris e il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, voleranno in Belgio per annunciare i passi in avanti ir avanti compiuti e la road map che dovrebbe convincere la commissione europea a non deferire alla corte di giustizia l'Italia per la vicenda dei rifiuti ir. Campania.1121, invece, a Roma incontreranno il capo del dipartimento pei le politiche europee Roberto Adam e i coordinatore della struttura di missione per le procedure di infrazione, Vincenzo Celeste, per mettere a punto le strategia da sottoporre alla Ue. La necessità di evitare multe salatissime (si potrebbe arrivare anche a 652 mila euro al giorno) e recuperare i 14( milioni di fondi Fas attualmente bloccati, sta spingendo i vertici di Regione Comune e Provincia, a cercare intese che permettano innanzitutto l'aggiudicazione della gara per il termovalorizzatore che scade il 18 novembre. Bisogna evitare che la gara vada deserte e perciò in questi giorni la Regione sta lavorando a pieno ritmo per creare condizioni favorevoli alle imprese che intendono partecipare e che sono evidentemente scoraggiate dall'opposizione del Comune alla costruzione d un bruciatore sul proprio territorio. Messa per ora da parte l'idea di de-localizzare l'impianto a Capua (secco il no degli amministratori locali) i tecnici in queste ore stanno lavorando all'ipotesi di realizzarlo nell'area tra Giugliano e Villa Litemo dove il piano regionale prevedeva la localizzazione di un inceneritore destinato alle balle. Si potrebbe, invece, costruire un bruciatore in grado di smaltire non solo la frazione secca incellofanata e accumulata nelle piazzole, ma anche il tal quale, cioè i sacchetti prelevati dai cassonetti. Così si potrebbe superare un ostacolo di natura economica. II piano regionale, infatti, prevede che gli impianti siano affidati in concessione ai privati. Questi guadagnano dalle tariffa di smaltimento pagata dai comuni per conferire, che in questo cast non potrebbe essere applicata, e dalle vendita di energia elettrica resa conveniente soprattutto dagli incentivi de Cip 6. Ma questi non sono previsti pei l'impianto programmato a Giuglianc dal piano regionale. L'ultimo impianto che potrà usufruime è proprio quello di Napoli est. Unificare le due strutture (la capacità prevista di 500 tonne-late potrebbe essere aumentata del 15. per cento) a Giugliano permetterebbe di ammortizzare i costi e di utilizzare le facilitazioni anche per bruciare k balle. Un'ipotesi interessante per molti imprenditori. Che si è però scontate ieri con il solito fuoco di sbarramento degli amministratori locali. Il primo a scendere in campo è stato il sindaco di Giugliano, Giovanni Pianese, che in un comunicato ha scritto: «Si apprende che da una riunione tra il Comune di Napoli, l'amministrazione provinciale e la giunta regionale si sarebbe raggiunta ufficiosamente un'intesa relativa alla delocalizzazione sul territorio di Giugliano del termovalorizzatore Napoli-Est, ancora in fase di gara. Mi preme sottolineare che Giugliano non è una Municipalità del Comune di Napoli, risulta impensabile che altri soggetti decidano in maniera superficiale ed irresponsabile sul nostro territorio». Immediata la replica del vicesindaco Tommaso Sodano che ribadisce la sua contrarietà ai termovalorizzatori e smentisce di aver mai partecipato a riunioni sul tema sottolineando: «Mai un rappresentante di questa amministrazione comunale potrebbe esprimersi in merito alla localizzazione di un inceneritore su un territorio che non è nostra competenza». E anche il presidente della Provincia, Luigi Cesaro ribadisce di non aver mai stretto accordi sulla delocalizzazione del termovalorizzatore.

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