Sequestrate le somme al dirigente di una sigla autonoma ora indagato per riciclaggio

"Centomila euro a un sindacalista per la pace nel settore rifiuti"

Nuovo filone dell'indagine sull'ex ad di Enerambiente Faggiano
8 novembre 2011 - d.d.p.
Fonte: Repubblica Napoli

SOLDI della società Enerambiente versati a un sindacalista per governare le tensioni dei lavoratori. E l'ipotesi alla base dell'ultimo filone investigativo aperto dai magistrati che indagano sui subappalti Asia. Su richiesta del pm Ida Teresi e del procuratore aggiuntoGiovanni Melillo, il giudice Isabella laselli ha disposto il sequestro "per equivalente" di 100 mila euro nei confronti di un dirigente di un sindacato autonomo del settore dei rifiuti ora indagato per riciclaggio. Secondo l'accusa, il denaro sarebbe stato prelevato dalle casse di Enerambiente. L'ex amministratore delegato della società, Giovani Faggiano, è in cella dal 20 luglio per estorsione e corruzione nell'ambito del primo troncone dell'indagine. Una parte della somme, circa 80 mila curo, sarebbe stata stornata con il sistema delle false fatturazioni a un ex fornitore della società che tra 112005 e il 2010 assunse secondo gli inquirenti un «sostanziale monopolio» nella raccolta dei rifiuti solidi urbani. Gli altri 20 mila euro sarebbero invece finiti sul conto corrente di un familiare del sindacalista. Obiettivo dei versamenti, è la tesi della Procura, ot- tenere la "pax" sindacale in un settore tradizionalmente carico di tensioni. Nei prossimi giorni la difesa dell'indagato potrà rivolgersi alTribunale del Riesame per chiedere il dissequestro. Le indagini intanto vanno avanti e si sviluppano ora su due versanti, entrambi coordinati dal procuratore aggiunto Melillo: quello finanziario e societario, di cui si sta occupando il pm Teresi che, nei giorni scorsi, ha disposto l'acquisizione di ulteriore documentazione: e il capitolo riguardante possibili reati contro la pubblica amministrazione che viene seguito dai pm Giuseppe Novicllo e Paolo Sirleo. Sullo sfondo dell'inchiesta, seguita da un pool di cui fanno parte anche i pm Dando De Simone, Maria Selli pe e Luigi Santi, il quadro di complessivo «desolante squallore» di cui avevano parlato i giudici del Tribunale del Riesame con l'ordinanza con la quale era stata confermata la detenzione di Faggiano.

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