Duello sui rifiuti tossici Napolitano ribatte alla Lega

Pronta la bozza del csm: sì al decreto nel rispetto dei diritti
6 giugno 2008 - Paolo Russo
Fonte: Il Mattino

«Ieri ho parlato abbastanza, oggi non apro bocca». Comincia con un sorriso la seconda giornata napoletana del Capo dello Stato. Salutando la folla davanti al Gambrinus, dove si è fermato per quel caffè diventato rito ogni volta che torna a Napoli, il presidente Giorgio Napolitano non sembra intenzionato a tornare sugli argomenti toccati mercoledì nel discorso all’università Suor Orsola Benincasa: la legalità, la lotta alla criminalità, il coraggio e la speranza per Napoli, e soprattutto le parole pronunciate sui rifiuti tossici che provengono dal nord, su quella rotta rotta di cui «tutte le regioni devono essere consapevoli». Poi riceve in omaggio da uno degli autori, una copia del film-documento «Biutiful countri», che sta facendo il giro del mondo mostrando in immagini il disastro dello smaltimento illecito di rifiuti tossici in Campania. E due ore più tardi, prima di ripartire per Roma dopo aver partecipato alla consegna del premio «Nitti» ad Antonio Maccanico all’Istituto degli studi filosofici, il Presidente, con un altro sorriso, puntualizza il senso del suo discorso. «Basta leggere la relazione della Commissione parlamentare sui rifiuti. Sono venuto per sollecitare soluzioni a Napoli e non soluzioni al nord di un problema che è determinato da varie componenti, tra le quali c’è certamente anche quella del traffico di rifiuti tossici provenienti dal nord». Appunto, basta leggere gli atti dell’inchiesta parlamentare. La denuncia del giorno prima non è un modo per scaricare le colpe dell’emergenza rifiuti sui «soliti cattivoni del settentrione», come ha detto l’ex ministro leghista Roberto Castelli, ora sottosegretario alle Infrastrutture. «Soliti cattivoni», nell’allusione di Castelli, quasi prefigurando la possibilità che un giorno i rifiuti di Napoli potrebbero in qualche modo essere restituiti al nord. La dichiarazione del Presidente basta a far piazza pulita di ogni malinteso, ma in mattinata, ancora una controreplica. «Forse Napolitano non ha letto abbastanza bene gli atti parlamentari della commissione sui rifiuti. Se vuole gli do una mano io in commissione a leggere meglio», ha ribattuto Angelo Alessandri, presidente leghista della commissione Ambiente. Poi la prima frenata: «Non bisogna dividere nord e sud». E infine i toni si abbassano: nessuna polemica con il Quirinale - si specifica a tutti i livelli del Carroccio - e, anzi, c'è grossa stima per il capo dello Stato. Ma le parole del Presidente restano al centro del dibattito politico. Ieri diversi senatori hanno posto la questione sollevata dal Capo dello Stato chiedendo che il governo riferisca in Aula. Le richieste sono venute in particolare da Adriana Poli Bortone del Pdl, Maria Fortuna Incostante del Pd e Lorenzo Bodega della Lega che ha anche auspicato «che si facciano i nomi e i cognomi dei responsabili di queste azioni criminose». La questione dei rifiuti non riguarda solo la Campania, e anche sull’esame del decreto che vara la Superprocura (contestata da gran parte dei magistrati), all’esame del Csm, torna in primo piano il messaggio di Napolitano alle toghe. La sesta commissione di Palazzo dei Marescialli, pur mantenendo preoccupazioni e rilievi sui punti più controversi del decreto, si appresterebbe a condividere le finalità del decreto, «visto che mira alla tutela dei diritti oggi esposti a grave rischio». Dopo la due-giorni napoletana il presidente della Repubblica sarà ancora a Napoli il prossimo 27 giugno per partecipare con il re Juan Carlos al simposio di Cotec Europa, l’organismo per l’innovazione tecnologica presieduto dai Capi di Stato di Italia, Spagna e Portogallo.

 

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