Discarica, ora si punta a produrre energia
«Va bene gestire l’emergenza in Campania ma è quanto mai necessario avviare una corretta programmazione per i rifiuti». Lo ha detto la presidente del consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, effettuando ieri mattina un sopralluogo presso la costruenda discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, insieme a Giuseppe Sarnataro, presidente della commissione regionale Attività produttive, al consigliere regionale Stefano Buono, all’assessore provinciale all’Ambiente Gianluca Aceto, e ad una delegazione del comune di Sogliano al Rubicone (Cesena), guidata dal sindaco Enzo Baldazzi, ai tecnici dell’impresa che sta realizzando la discarica e agli amministratori locali, in primis il sindaco di S. Arcangelo Aldo Giangregorio. A contrada Nocecchia, e più tardi alla Rocca dei Rettori dove la delegazione è stata ricevuta dal presidente della Provincia Aniello Cimitile, si è parlato della discarica ”Ginestreto” di Sogliano (visitata la scorsa settimana da una delegazione campana) che ospita 160.000 tonnellate di rifiuti all’anno con un ricavo di circa 11 milioni di euro per la produzione di energia. Un esempio che potrebbe essere seguito anche nel Sannio: i tecnici emiliani hanno spiegato come la discarica potrebbe essere convertita in una centrale di produzione di elettricità e biogas. Solo di energia elettrica, secondo alcuni calcoli, la discarica di Sant’Arcangelo potrebbe produrre 500 chilovattora per un ricavo di 500.000 euro l’anno. Tutti concordi, allora, sulla necessità di interventi urgenti di adeguamento e trasformazione: un progetto ad hoc, con l’indicazione di una adeguata dotazione finanziaria, sarà presentato alle autorità di governo da parte del presidente della Provincia e dal sindaco di Sant’Arcangelo. «L’adeguamento tecnico e funzionale della realizzanda discarica - ha spiegato Cimitile - scongiurerebbe almeno quelle negative esperienze che il Sannio ha già subìto e che continua a subire con le discariche a cielo aperto realizzate in passato». Anche il Consiglio regionale si attiverà in questa direzione, con un ordine del giorno congiunto delle Commissioni ambiente ed attività produttive. Necessario, dunque, un incontro urgente con il sottosegretario Bertolaso ed il commissario De Gennaro al fine di definire un vero e proprio piano industriale, finanziario e tecnico per un ciclo virtuoso della gestione dei rifiuti conferiti in discarica. Un incontro che sarà caldeggiato anche dalla presidente Lonardo, che ha spiegato: «Dal sopralluogo si è appreso che la discarica di S. Arcangelo è a semipagliaio (ovvero a metà tra due tipi di discarica); e che, allo stato, è previsto che il biogas prodotto dalla discarica venga bruciato: ritengo che questo sia un danno per la popolazione a causa della tossicità che potrebbe essere dispersa in aria. Occorre dunque apportare delle modiche tecniche alla costruenda discarica, per raccogliere il biogas e produrre energia: in questo modo si tutela l’ambiente e la salute dei cittadini ma si produce anche ricchezza».