Discariche, Cesaro convoca i sindaci: subito le disponibilità

Il commissario Vardè avverte: «Dai Comuni nessun consenso al mio progetto Necessari poteri speciali per aprire i siti»
L'obiettivo: chiudere le intese per attivare i nuovi sversatoi e scongiurare interventi d'autorità
25 ottobre 2011 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Cesaro accelera sulle discariche e convoca i sindaci. Sono previsti a fine settimana incontri con i primi cittadini delle aree nolana, acerrana e della zona nord. Subito dopo le feste sarà la volta dei responsabili dei Comuni Domitio Flegrei e della Pensiola Sorrentina. L'obiettivo: chiudere le intese necessarie per evitare interventi di autorità. I tempi per fermare le sanzioni dell'Europa sono infatti stretti: entro il 28 novembre la Campania dovrà fornire impegni certi e una road map precisa alla commissione Ue che nella lettera inviata al ministro Frattini tramite la rappresentanza diplomatica spiega: «Per quanto riguarda la capacità di discarica aggiuntiva che le autorità italiane prevedono di realizzare, non è dato sapere se e quando sarà disponibile». E' evidente che se la Campania vuole evitare di finire davanti alla Corte di giustizia entro il 28 novembre dovà dire dove vuole portare i rifiuti che non finiscono ad Acerra, visto che i viaggi verso l'Olanda non sono considerati risolutivi da Bruxelles. Ma non sarà facile sciogliere il nodo discariche. Lo ha spiegato con chiarezza il commissario Annunziato Vardè in una serie di missive inviate alla Regione. Il prefetto spiega di non aver ottenuto l'assenso dei sindaci a nessuno dei siti indicati nel suo piano (le discariche dovrebbero essere a suo parere localizzate a Napoli, Mara-no, Sant'Anastasia, Giugliano, Comiziano e Pozzuoli) e di non avere la possibilità, con gli attuali poteri, di aprire nulla. Perciò chiede un nuovo provvedimento che dovrebbe riconsegnargli il compito di attivare gli sversatoi anche senza il sì dei primi cittadini, come prevedeva il decaduto decreto 94 del 2011. In attesa di un eventuale, ma tutt'altro che certo, intervento del Governo, si prosegue sulla strada della concertazione nella speranza di convincere i primi cittadini a ospitare nelle cave la frazione stabilizzata che dovrebbe essere prodotta dagli stir. Lavori che, non bisogna dimenticarlo, devono ancora essere appaltati. Intanto è stato raggiunto un accordo solo con i sindaci del nolano perla riapertura dei siti di Paenzano I e 2 per i quali è in atto la progettazione: nell'incontro di fine settimana bisognerebbe passare alla fase operativa. Un'altro step potrebbe essere rappresentato dalla conferenza di servizio che pure dovrebbe essere convocata nei prossimi giorni: in quella sede il confronto si sposterà sul piano tecnico. E per allora dovrebbero essere ultimati anche tutti gli studi tecnici necessari: bisognerà verificare, infatti, la possibilità di aprire i siti senza violare i vincoli ambientali.

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