«Nuovo passo falso che non ci meraviglia»
NAPOLI — Prima che gli scafi dei catamarani possano solcare il mare di Bagnoli, prima che Napoli possa assaporare il gusto internazionale dell'Americà s Cup, occorrerà fare chiarezza sulle reali condizioni ambientali della zona nella quale si vuole allestire lo show. Bonificare, mettere in sicurezza. In altre parole, eliminare qualsiasi rischio perla salute dei cittadini. «Un fatto scontato», dirà qualcuno. Eppure, all'indomani dell'intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno dalla ministra dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, pare che la questione non sia così semplice, e anzi il dibattito prende nuovamente vigore. L'ok del ministero non c'è e, anche se è la stessa Prestigiacomo a riconoscere l'importanza dell'occasione per Napoli, nulla viene dato per scontato. Difficile immaginare come sia possibile acquisire in un tempo così breve questa certezza, e come ci si possa mettere in stand-by in attesa che il nullaosta arrivi. Tra i detrattori del progetto Coppa America da realizzarsi sulla colmata di Bagnoli c'è da sempre l'avvocato Gerardo Marotta. Proprio lui, alla guida di una delegazione di cittadini ed esponenti della società civile, aveva manifestato il proprio dissenso davanti alla platea riunita per la presentazione dell'evento, tentando anche di consegnare un dossier preparato per l'occasione. E utile ricordare che gli ambientalisti hanno sempre contestato l'idea della Coppa America a Bagnoli. E per questo le Assise della città di Napoli e del Mezzogiorno d'Italia (delle quali Marotta è presidente onorario), ma anche il Comitato giuridico di difesa ecologica, l'associazione internazionale medici per l'Ambiente, l'associazione Salviamo Bagnoli e l'Assise di Bagnoli avevano presentato alla Procura della Repubblica di Napoli, un'istanza di sequestro penale della colmata di Bagnoli. Sulla questione, semplice e molto chiaro è poi il pensiero del professor Loris Rossi: «Dico sì alla Coppa America, no a Bagnoli, sì al Molo San Vincenzo», spiega l'architetto. «Il molo — prosegue — infatti, si trova nel baricentro del Golfo, cosa che renderebbe le regate ben più visibili. Puntando sulla colmata di Bagnoli si butteranno 17 milioni di euro, perché dopo le gare si dovrà smantellare tutto». Critico rispetto alla loca-tion e alle scelte dell'amministrazione è poi i professor Nicola Pagliara: «Le dichiarazioni della ministra — chiarisce Pagliara — hanno del clamoroso. Mi pare che si siano fatti i conti senza l'oste. Ho sempre considerato l'idea di usare la colmata una follia e mi viene da ridere quando sento parlare di go o di ioo giorni per la realizzazione del progetto, tempi che non basterebbero per fare delle baracche». Possibilista, invece, Guido Donatone, di Italia Nostra: «Ad oggi non ci sono i soldi per rimuovere la colmata, fondi che possono essere recuperati proprio grazie al progetto della Coppa America». Infine, secondo Mauro Forte, membro del-l'Assise cittadina per Bagnoli: «Non meraviglia questo nuovo passo falso. Meraviglia l'accanimento sulla colmata. Viene il dubbio che qualcuno abbia un secondo fine. Credo — conclude Forte — che faccia gola a molti per la possibilità di costruire in futuro degli edifici ad uso abitativo».