IL PENTITO DIANA PARLA DELLA VICENDA DELLA BONIFICA DI BAGNOLI: FANGHI SMALTITI NEI TERRENI DELL'AZIENDA MIRABELLA DELLA COPPOLA

«Amianto, i trasporti affidati al cugino del boss Perrone»

21 ottobre 2011
Fonte: Roma

NAPOLI. C'è l'ombra della camorra sulla bonifica dell'Italsider e sulla vicenda dell'illecito smaltimento dell'amianto. A parlare della bonifica e dello smaltimento è, nel decreto di sequestro di tre discariche abusive, Tammaro Diana che racconta come «negli anni 2007-2008, all'interno del sito dove oggi sorge "Polo Nautico" di proprietà della "Mirabella S.p.a." asseritamente di proprietà di Coppola Cristofaro, nella zona ancora non edificata, sono stati sotterrati diverse tipologie di rifiuti, tra cui amianto tritato e polverizzato, provenienti dalla demolizione dell'ex "Italsider" di Bagnoli. I trasporti furono effettuati e curati dalla ditta di Salvatore Liccardi e dalla ditta "Eusa" facente capo allo stesso Salvatore Liccardi, cugino del boss Roberto Perrone di Quarto affiliato al clan di Giuseppe Polverino». «Tra le società coinvolte, si legge ancora, «a dire dal collaboratore, vi è la "Devizia S.p.a." di Avellino, imparentati con l'ex Governatore della Campania Antonio Bassolino». Affermazione, quest'ultima, ancora da approfondire e, al momento, priva di qualsiasi riscontro. La gara per la bonifica delle ex aree Italsider fu vinta da la De Vizia Transfer spa: Vincenzo De Vizia è stato già accusato, anche se poi prosciolto, di traffico illegale di rifiuti, disastro ambientale, truffa e frode nelle forniture. La società irpino-piemontese opera in tutta Italia nel settore dei rifiuti, a volte, sollevando qualche polemica come nel caso della discarica salernitana di Macchia Soprana. Un anno fa, fu oggetto di un provvedimento di carcerazione cautelare Steno Marcegaglia, padre della numero uno di Confindustria Emma: l'accusa riguardo lo smaltimento illecito dei fanghi tossici della colmata di Bagnoli che la Marcegaglia spa doveva esportare da Piombino. A distanza di un anno Diana rivela che la ditta vincitrice dell'appalto di bonifica di Bagnoli ha sversato nei terreni della Mirabella, riconducibile al numero due di Confindustria Cristiana Coppola, rifiuti speciali. Nel giro di un anno quindi ben due nomi di Confindustria sono finiti nelle inchieste per traffici di rifiuti. Quelli, come detto, del padre di Emma Marcegaglia e di Cristiana Coppola presidente della Mirabella spa, anche se se nessuna delle due risulta indagate in alcun procedimento.

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