Inceneritore, scontro Regione-Comune
Colpo di scena annunciato e smentito dopo 24 ore sulla vicenda rifiuti. Svanisce così l'ipotesi, annunciata da alcuni giornali, sulla possibile realizzazione del termovalorizzatore a Capua, nel Casertano. Un'ipotesi che aveva fatto storcere il naso anche al presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi che, già pronto sul piede di guerra, aveva annunciato: «Sono stato tenuto all'oscuro di tutto. Ci opporremo con ogni mezzo». E anche se l'idea piaceva non poco al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris che sulla questione aveva detto «se la Regione cambia idea sul termovalorizzatore a Napoli, ne prendo atto con soddisfazione, è da tempo che dico al presidente Caldoro che non c'è bisogno di quella struttura a Napoli» potrà starserne, tranquillo, il presidente Zinzi. La smentita è arrivata, infatti, puntuale ieri mattina dalla Regione Campania, che dopo aver appreso la notizia ha fatto sapere di non aver preso in considerazione l'idea di una possibile delocalizzazione dell'inceneritore, già previsto a Napoli est. «In nessuna sede si è mai discusso della delocalizzazione dell'inceneritore a Capua - ha detto il vice coordinatore regionale del Pdl, Fulvio Martusciello - L'inceneritore sarebbe certamente contrario alla vocazione turistica e agricola dell'Alto Casertano: se il sindaco di Napoli vuole usare il cambio di destinazione dell'area per evitare la delocalizzazione a Napoli, se ne assumerà tutte le responsabilità». Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del consiglio regionale, Paolo Romano (Pdl) che commentando le voci ha ribadito che non ci sarà nessun termovalorizzatore a Capua: «Ricordo a tutti che è stato approvato, e non senza fatica, un preciso Piano regionale per lo smaltimento rifiuti e che l'Unione europea ha dato il suo a_csenso a quel piano e non ad altri. Gli si dia dunque immediatamente esecuzione e la si finisca di assecondare i capricci politici e pseudo ambientalistici del sindaco di Napoli. E intanto, visto che c'è, l'assessore Giovanni Romano, spieghi ora se è assessore della Regione Campania o del Comune di Napoli - aggiunge -. Se Napoli produce rifiuti, Napoli se li deve smaltire e se il sindaco de Magistris immagina di deresponsabilizzarsi e di aggirare l'ostacolo modificando la destinazione d'uso dei suoli dell'area di Napoli Est, assestando dunque un vero e proprio schiaffone alla Regione Campania, lo faccia pure: vorrà dire che il suo impianto se lo costruirà altrove, in città, magari al Vomero, sotto casa sua». Sull'idea dello spostamento dell'inceneritore da Napoli a Caseta sono intervenuti anche i Verdi: «Noi crediamo che la vera battaglia per gli ambientalisti ed ecologisti campani - dichiara il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli - non sia di ottenere che un nuovo inceneritore sia costruito in provincia di Caserta ( a Capua ) invece che a Napoli ma di non realizzarlo proprio. Si insiste a progettare inceneritori e ad aprire discariche ma non si attivano i siti di compostaggio regionali, non si parte con un programa di riduzione dei rifiuti, insomma come sempre si evita di intraprendere nuove e più economiche strade nella gestione della spazzatura. Tutto ciò è assurdo e penalizza solo i poveri cittadini mettendo le comunità le une contro le altre».