Il vicesindaco Sodano: restiamo contrari all'ipotesi dell'inceneritore nella zona Est, qui altri progetti

Rifiuti trasferiti all'estero pronta la pratica per l'Olanda

L'emergenza Il consorzio per lo smaltimento presenta l'iscrizione all'Albo C'è anche l'ok della Regione
15 ottobre 2011 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Passo in avanti per le navi dei rifiuti: ieri è finalmente arrivato il numero dell'iscrizione all'Albo degli smaltitori del consorzio formato da Sapna e Asia per gestire i viaggi all'estero e ora la Regione ha l'incartamento completo da inviare alle autorità olandesi. «La documentazione relativa al trasporto dei rifiuti all'estero ha avuto il parere positivo della Regione, risultando completa, ed è dunque pronta per essere inviata in Olanda per il via libera definitivo», ha spiegato ieri in una nota il vicesindaco Tommaso Sodano che nello stesso comunicato aggiunge: «Giovedì il Cda di Asia ha votato per lo scioglimento definitivo della Neam Spa (Napoli energia ambiente), azienda costituita in passato dalla stessa Asia allo scopo di progettare, costruire e gestire l'inceneritore di Napoli Est». La Neam aveva presentato un ricorso al Tar contro il bando di gara lanciato dal commissario nominato dalla Regione, Alberto Carotenuto. L'istanza era stata respinta q quindi la società non aveva di fatto motivo per sopravvivere. Lo scioglimento, però, rappresenta anche un'occasione per sottolineare il no al termovalorizzatore di Napoli est e infatti Sodano ribadisce: «Tale passaggio conferma la contrarietà di questa amministrazione verso l'ipotesi dell'inceneritore sito in quella zona, area che merita invece grandi progetti di rilancio e valorizzazione, avendo già pagato un alto prezzo in termini ambientali. La strada scelta da questa amministrazione in merito al ciclo dei rifiuti è chiara: riduzione dei rifiuti, trasporto transfrontaliero temporaneo, estensione della raccolta differenziata porta a porta, realizzazione di impianti di compostaggio». Il termovalorizzatore di Napoli est è previsto dal piano regionale che è all'attenzione della Ue. La commissione ambiente ha avviato una nuova procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia peri ritardi della Campania nella soluzione del dramma rifiuti sottolineando la mancanza di indicazioni precise sui tempi di realizzazione del piano. Giovedì c'era stato un incontro tra gli assessori al ramo di Regione, Comune e Provincia, il capo del dipartimento per le politiche europee Roberto Adam e il coordinatore della struttura di missione per le procedure di infrazione, Vincenzo Celeste. I rappresentanti del governo nel corso dell' incontro hanno sottolineato: «Cambiare in corsa il piano regionale è un'operazione rischiosa». Ma il Comune ribadisce l'opportuntià di sostituire l'inceneritore con impianti a basso impatto ambientale. Un altro punto caldo è l'apertura di nuove discariche: la Provincia insiste sulla necessità di andare avanti con accordi di programma con i consorzi di Comuni, procedura che per ora non ha prodotto grandi risultati. La multa che rischia l'Italia potrebbe arrivare fino a 652 mila euro al giorno.

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