I LICENZIATI DELLA ENERAMBIENTE DA UN ANNO IN PRESIDIO PERMANENTE CHIEDONO UN INCONTRO

Bros ricevuti a San Giacomo. Davideco: prosegue l'agonia

15 ottobre 2011
Fonte: Giornale di Napoli

 Bros a Palazzo San Giacomo dove il sindaco Luigi de Magistris, insieme con il vicesindaco Tommaso Sodano e con l'assessore al Lavoro marco esposito, ha ricevuto una delegazione di senzalavoro per ascoltare le richieste che da tempo i disoccupati ponevano all'attenzione degli amministratori. «È da circa un anno che chiediamo agli Enti Locali l'istituzione di un tavolo Interistituzionale, aperto alla partecipazione del Governo centrale, in cui possa essere discussa la continuità vera del Progetto Bros - hanno detto i rappresentanti dei disoccupati - Una continuità che trova il suo fondamento nelle risorse spese in questi anni, nelle competenze acquisite dai precari Bros e nel permanere di una grave situazione in materia di igiene urbana, di differenziazione dei rifiuti e di risanamento e bonifica ambientale dei territori dell'intera area metropolitana». Il sindaco preso atto delle richieste, pur precisando che non è nelle competenze del Comune la convocazione del Tavolo Interistituziona-le, si è impegnato ad affiancare la richiesta. Intanto al sindaco e agli assessori Sodano ed Esposito si sono rivolti anche i licenziati dalla cooperativa Davideco- Ex San Marco, che si occupava fino ad un anno fa di pulizia e ambiente con un subappalto avuto dalla Enerambiente. Dal 16 ottobre del 2010 però ogni rapporto lavorativo è stato interrotto e da quel momento oltre un centinaio di persone sono state licenziate. Angelo Errico, portavoce dei senzalavoro, ha fatto la stessa trafila dei Bros senza ottenere lo stesso risultato. «L'ultima mail al sindaco e agli assessori l'ho inviata ieri chiedendo loro un incontro. Purtroppo per noi, nonostante le manifestazioni e i presidi, al momento non c'è alternativa». Ma non disperano. E da domani si rimboccano nuovamente le maniche e chiederano ancora di essere ascoltati. «Sappiamo che il momento non è favorevola - ha ricordato Errico - ma siamo cento persone che stanno andando alla deriva insieme con le loro famiglie».

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