ASSESSORE ROMANO: NAPOLI. SALERNO E CASERTA NON SONO PRONTE. SERVE UNA PROROGA DI DUE ANNI

Rifiuti, slitta il passaggio alle Province

Il presidente della commissione regionale Ecomafie, Antonio Amato: «Notevole sforzo in tutto il territorio per migliorare la raccolta differenziata». Oggi incontro a Roma per evitare le sanzioni Ue
13 ottobre 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Roma

L'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano di Mariano Rotondo NAPOLI. Ancora due anni prima di trasferire le competenze dello smaltimento rifiuti ai Comuni alle Province, uno slittamento al 2013 che riguarda Napoli, Caserta e Salerno, mentre tutto resta invariato per Avellino e Benevento. A confermare le indiscrezioni emerse già nei giorni scorsi è stato ieri l'assessore regionale all'Ambiente, Giovanni Romano, ascoltato dalla commissione regionale Bonifiche ed Ecomafie a cui ha confermato che è stata intavolata una trattativa con il Governo per prorogare il passaggio delle competenze per le tre Province ancora in ritardo sul fronte dei rifiuti. Difficile che la richiesta non venga ascoltata; il rinvio dovrebbe essere inserito nel prossimo "milleproroghe" dell'Esecutivo. La commissione regionale ha proseguito le sue attività di audizione, dunque, ascoltando oltre a Romano anche gli assessori all'Ambiente di Provincia e Comune di Napoli,Giuseppe Caliendo e Tommaso Sodano, sul tema dello smaltimento rifiuti. «Abbiamo appurato - afferma il presidente Antonio Amato - il consolidato sforzo comune per ampliare la raccolta differenziata, dotare i Comuni dell'impiantistica necessaria, e soprattutto realizzare un'azione sinergica per presentare all'Europa un piano comune che dimostri i passi avanti realizzati, riesca ad evitare la messa in mora e sblocchi i fondi necessari. D'altro canto, se non saranno recuperati questi fondi - dice Amato - sarà estremamente complesso portare avanti le azioni necessarie». Per oggi, su questo tema, è programmato a Roma un incontro con il Governo. «Sono in ballo 330 milioni di euro cui si sommano ulteriori 150 milioni dal Fas. Questi fondi Fas ha anticipato Romano - racconta Amato - dovrebbero essere sbloccati già con la prossima delibera Cipe. Saranno destinati esclusivamente a rafforzare gli interventi per la raccolta differenziata e finanziarne i piani di attuazione, consentendo anche la realizzazione di isole ecologiche e dove possibile idonei impianti di compostaggio. Non finanzieremo, invece, impianti per il trattamento finale». «Anche il vicesindaco Sodano - continua il presidente della commissione - ha posto la questione del passaggio a gennaio di raccolta e impiantistica alla Provincia di Napoli, come previsto dall'attuale normativa. "Diventeremo responsabili del solo spazzamento, ci ha riferito. Questo creerebbe enormi difficoltà per i piani di investimento e rimodulazione dei servizi, nonché dell'ampliamento della raccolta differenziata, che come amministrazione vogliamo porre in essere"». Ma oltre alle rassicurazioni di Romano in merito, ci sono anche le difficoltà oggettive come quelle legate alla persistenza del Consorzio unico Napoli Caserta che al momento non consentono alcun passaggio. «Anche l'assessore Caliendo ha esposto portata e contenuti degli accordi di programma già stipulati con le Amministrazioni locali dell'area Nolana e Vesuviana. "E questa la strada da seguire ha affermato l'assessore provinciale - conclude Amato - perché dobbiamo addivenire ad un ciclo rifiuti che riesca a completarsi sul territorio. Questo ci permetterà di superare anche gli aggravi di spesa oggi così consistenti per il trasporto dei rifiuti trattati o riciclati fuori regione"».

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