Presentato in prefettura il progetto rivolto ai nomadi dei campi nella periferia. Stanziati 200mila euro

I rom vanno a lezione di raccolta differenziata

12 ottobre 2011 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

Duecentomila euro dal ministero dell'Interno per lanciare la raccolta differenziata nei campi di via Cupa Perito a Scampia e via Campo Nuovo a Secondigliano e formare sette nuovi operatori che faranno anche da mediatori culturali. Il progetto è stato presentato ieri dal prefetto Andrea De Martino, dal sindaco Luigi De Magi-stris e dal presidente della Provincia Luigi Cesaro. La raccolta sarà affidata agli abitanti stessi dei campi. Due gli obiettivi: l'opportunità per i rom di partecipare a progetti formativi di lavoro e il miglioramento delle condizioni igieni-co-sanitarie degli insediamenti in attesa della costruzione del nuovo villaggio di Scam-pia, giunto alla fase esecutiva. «Il progetto - ha detto il prefetto Andrea De Martino presentando l'iniziativa - ha un altissimo valore sociale: ritengo che i risultati sul fronte della tutela ambientale e della raccolta dei rifiuti si possano avere soltanto se c'è la partecipazione di tutti». Per nove mesi i rom seguiranno attività di formazione organizzate dall'amministrazione provinciale, mentre al Comune di Napoli spetterà il compito di installare un sistema di videosorveglianza vicino ai campi e presso le aree di raccolta individuate da Asia alla quale toccherà, inoltre, il compito diposizionare e prelevare i cassonetti della differenziata, l'installazione nei campi di contenitori idonei per raccogliere pile usate, batterie, farmaci scaduti, la fornitura di sacchi per raccogliere umido e carta, il prelievo degli ingombranti. «La firma di questo protocollo - ha spiegato sindaco Luigi De Magistris - dimostra l'attenzione che le istituzioni hanno rispetto a queste persone e dimostra che la raccolta differenziata deve essere un obiettivo culturale e ambientale che coinvolge tutta la città e tutti i cittadini». «Se a Napoli la raccolta differenziata la faranno anche i rom, cheo ettivamente vivono in condizioni precarie e disagiate, allora non vedo chi possa più esimersi da questo dovere civico - ha spiegato il presidente Cesaro - Tale progetto, inoltre, si inserisce nel solco della piena collaborazione con l'amministrazione comunale di Napoli, perché ribadisco che solo con la sinergia delle varie istituzioni il territorio potrà puntare ad un suo effettivo rilancio».

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