CALDORO: MEDIE ALTISSIME, CAPOLUOGO TALLONE D'ACHILLE

«Ma in Campania il riciclo va bene»

Il governatore su RaiUno: «La separazione della spazzatura è importante ma da sola non è sufficiente, occorrono gli impianti come si fa in tutta Europa. Al momento non ci sono nuove tecnologie su cui puntare»
10 ottobre 2011 - marot
Fonte: Roma

NAPOLI. La grande sulla differenziata a Napoli arriva anche dal presidente della Campania, Stefano Caldoro, che ieri ospite de "L'Arena" di Massimo Giletti ha affrontato tra i tanti temi sul tavolo di RaiUno anche quello relativo all'emergenza rifiuti. E nell'intervento del governatore non è mancato un attacco velato al capoluogo dove tuttavia sono stati però ripresi i problemi del passato, evitando insomma ulteriori polemiche con il primo cittadino Luigi de Magistris. Lo spunto per parlare di riciclo è arrivato dal video di Thlepadania in cui due presentatori "insegnavano" - tra l'altro commettendo errori - a de Magistris ed ai napoletani come fare una buona separazione dei rifiuti. In studio, inoltre, era presente anche la presentatrice dell'emittente della Lega Nord. «Quattro province su cinque della mia regione fanno una differenziata con una media più alta della media nazionale - ha in tal senso affermato Caldoro - Abbiamo problemi a Napoli, come è noto, per errori del passato. Noi stiamo lavorando non solo sulla differenziata ma per far capire che l'impiantistica è necessaria». Qui, tuttavia, è arrivata la stoccata a Palazzo San Giacomo con il sindaco de Magistris ed il suo vice Sodano che insistono invece a rigettare l'ipotesi di discariche e termovalorizzatori per affrontare la stagione della rivoluzione ambientale. Un punto su cui in più occasioni si è incentrato lo scontro e che adesso continua anche ad un passo dalla possibile sanzione dell'Unione Europea, per cui è necessario trovare un'intesa prima che la messa in mora si trasformi in una salatissima multa da pagare senza ricevere i finanziamenti per il delicato settore. «In tutta Europa - ha detto in merito Caldoro sulla rete ammiraglia della Rai - si continuano a costruire questi impianti. Non c'è alcuna tecnologia diversa che va dalla differenziata, dalle discariche necessarie ma poche, dagli impianti intermedi e, infine, dai termovalorizzatori». Ancora, insomma, un chiaro riferimento all'ex pm che continua a dire "no" all'inceneritore di Napoli Est. «Poi in futuro verrà una tecnologia nuova - conclude il governatore sull'argomento - ma al momento non ci sono alternative». Resta l'astio sul tema rifiuti tra Caldoro e de Magistris con idee del tutto diverse a riguardo del ciclo di smaltimento dei rifiuti a che insieme dovranno tuttavia convincere Bruxelles a dare ancora credito all'Italia, alla Campania ed a Napoli per proseguire nell'opera di tirare via fuori il territorio dai cumuli d'immondizia.

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