L'adesione di Napoli al progetto Zero waste' Sodano: "L'obiettivo è svuotare le discariche"
NAPOLI - La lotta all'emergenza rifiuti non si focalizza soltanto sul territorio campano. Numerose amministrazioni comunali di tutta Italia hanno deciso di mettersi insieme per affrontare i problemi ed azzerare l'emergenza. Un'associazione dei Comuni che aderiscono al progetto Zero Waste è nata nel corso di un incontro tra gli amministratori dei 55 Comuni italiani che hanno come obiettivo il raggiungimento di rifiuti zero, svoltosi a Capannori in provincia di Lucca. Il Comune di Napoli, rappresentato dal vicesindaco Tommaso Sodano, ha aderito diventando così il più grande tra i Comuni associati. "Tutto il mondo guarda a Napoli con attenzione, perchè se riusciamo nell'impresa di realizzare un piano rifiuti eco-compatibile saranno sconfitte le lobby degli inceneritori", ha dichiarato Sodano, che ha annunciato l'idea di un gemellaggio con San Francisco, "una sorta di collaborazione stabile" nata dall'incontro con il padre del progetto Zero Waste, Paul Connett. L'obiettivo dell'associazione è di arrivare a quota 100 Comuni iscritti entro la fine dell'anno. Il progetto prevede una strategia che si propone di riprogettare della vita ciclica delle risorse in modo tale da riutilizzare tutti i prodotti, facendo tendere la quantità di rifiuti da conferire in discarica allo zero, contrapponendosi alle pratiche che prevedono incenerimento e discarica. Il processo assomiglia al riutilizzo delle risorse fatto dalla natura ed è stato sviluppato negli Stati Uniti. In Italia il primo comune italiano ad aderire alla strategia Rifiuti Zero' è stato Capannori. Napoli punta a trasformarsi da regno della spazzatura, come è stato negli ultimi anni, a leader nella gestione del ciclo dei rifiuti. L'idea è quella di importare un modello che faccia tendere allo zero la quantità dei rifiuti che arriva in discarica. Obiettivo ambizioso ma che potrebbe rilevarsi fondamentale per la città.