Sanzione Ue, giovedì vertice a Roma
NAPOLI. Lo spettro della multa Ue continua a spaventare il capoluogo e la Campania ed ogni movimento inerente ai rifiuti non può che essere in qualche modo condizionato dalla messa in mora decretata dalla commissione Ambiente di Bruxelles. Un provvedimento contro cui Regione, Provincia e Comune hanno già anticipato ampiamente di volersi unire per scongiurare lo stop ai fondi anche attraverso un documento da inviare all'Unione Europea per richiedere un incontro tra le parti. Intanto il Governo non sta a guardare e cercando una strategia comune ha convocato per giovedi a Roma il governatore della Campania, Stefano Caldoro, il presidente della Provincia, Luigi Cesaro, ed il sindaco Luigi de Magistris oltre ai rispettivi assessori all'Ambiente. L'incontro sarà con il ministro per le Politiche comunitarie Anna Maria Bernini che subito dopo la lettere arrivata all'Italia si è immediatamente messa all'opera per scongiurare una sanzione salata al punto da impedire qualsivoglia sviluppo proprio nel delicatissimo settore dello smaltimento dei rifiuti. Insomma un bel lavoro quello che spetta alle istituzioni locali ed al ministro competente con i rapporti continentali soprattutto dal punto di vista della mediazione. I propositi di collaborazione, infatti, rischiano di essere minati dalle intenzioni delle tre Amministrazioni e su cui nessuno intende fare un passo indietro. Discariche e termovalorizzatori per Regione e Provincia, "rivoluzione" per il Comune. Ma si deve fare in fretta, poiché l'Unione Europea vuole una risposta entro cinquanta giorni prima di comminare la sanzione. Frattanto anche il Piano provinciale delle discariche comprensoriali sta trovando non poche difficoltà a decollare. Detto del "no" netto di Luigi de Magistris per Napoli, ci sono ostacoli anche per l'area a Nord della città dove slitta l'incontro con i sindaci dei Comuni del giuglianese, mentre si continuano ad affrontare grosse difficoltà per la penisola sorrentina. Stesso discorso per l'area flegrea mentre rallentamenti si registrano pure per il Nolano. Resta da decidere, intanto, anche la questione del passaggio di competenze alle Province che dovrebbe avverarsi alla fine dell'anno con lo stop al regime transitorio post-emergenza. Ma a quanto pare almeno tre amministrazioni, tra cui Napoli, non sarebbero prontie. Frattanto il Pd presenta una proposta i legge in mento con i deputati Iannuzzi, Bonavitacola, Realacci, Mariani, Bratti e Margiotta al fine di riconoscere in Campania, in via definitiva e permanente ai Comuni, singoli o associati, le competenze per le attività legate alla gestione dei rifiuti. «Dal prossimo anno - dice Iannuzzi - le competenze in tema di raccolta, spazzamento e trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti, di raccolta differenziata e di accertamento e riscossione della Tarsu e della Tia. passeranno alle Province, attraverso apposite società. Si creerebbe in Campania un regime speciale irragionevole ed arbitrano: sarebbero decapitati i Comuni per tutte le attività di raccolta dei rifiuti nel proprio territorio. Ogni potere sarebbe attribuito alle Province attraverso società destinate a divenire carrozzoni burocratici che produrranno solo incremento delle spese»