Asia, niente mutuo bancario Saltata la ricapitalizzazione
NAPOLI - A rischio la ricapitalizzazio-ne per 43 milioni di euro di Asia, l'azienda di proprietà del comune di Napoli che si occupa della raccolta dei rifiuti. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate da Palazzo San Giacomo, le banche hanno rifiutato di concedere il mutuo ritenendo "il Comune non affidabile e in grado di onorare regolarmente il rientro del debito "L'Asia - spiega un dirigente comunale che preferisce non essere citato - non ha redatto un adeguato business plan in modo evidenziando quanti benefici e ricavi, il nuovo investimento era in grado di apportare al conto economico. L'azienda non ha presentato adeguate garanzie per la restituzione el debito acceso". Le casse comunali sono vuote e gli istituti bancari si sono preoccupati. Il mutuo doveva aumentare il capitale di una società che con i suoi circa 200 milioni di euro ogni anno di costi d'esercizio pesa per ben il 10% sull'intero bilancio. Un azienda che opera senza contratto di servizio, strumento utile per individuare gli obiettivi specifici da conseguire, i relativi tempi e, soprattutto, le sanzioni da determinare in caso di mancato raggiungimento dei risultati. "Le banche hanno sospettato che 1 'aumento di capitale doveva servire a tamponare pesanti perdite di esercizio accumulate a causa dell'acuirsi dell'emergenza rifiuti' - aggiunge ancora il funzionario comunale. Nelle intenzioni della giunta il mutuo doveva consentire all'azienda controllata di essere interamente indipendente dai subappalti, di lavorare con maggiore serenità e di acquistare o riparare altri mezzi. L'Asia è coinvolta anche in un'altra problematica cioè quella del termovalorizzatore perché, nonostante De Magistris si sia detto contrario alla sua costruzione, l'azienda municipale non ha ritirato la candidatura di una sua società, la Neam, per la gestione dell' impianto.