Bonifiche, via alla consultazione sulla nuova mappa del rischio
Parte la consultazione pubblica sui contenuti del rapporto ambientale (scoping) che accompagna la proposta del Piano delle Bonifiche. Primo passo sarà la predisposizione dei contenuti del piano nel documento accessibile a soggetti istituzionali e gruppi organizzati. A breve istituzioni, associazioni e anche singoli cittadini, avranno la possibilità di valutare e condividere i contenuti del progetto e presentare le proprie osservazioni». Il via libera è venuto dall'assessore regionale all'Ambiente Giovanni Romano. La fase di verifica, che precede formalmente la consultazione, durerà 90 giorni. «Al momento - ha precisato l'assessore Romano - gli uffici stanno lavorando alla definizione del cosiddetto documento di scoping, ossia ad una sintesi del piano fruibile a tutti e che a giorni sarà resa pubblica». Si tratta del primo Piano bonifiche della Regione. Il precedente, approvato nel 2005, si limitava a ratificare il lavoro svolto dal Commissario. Invece «con questo strumento - sottolinea Romano - si ridisegna il quadro delle priorità, in un territorio che negli anni passati è stato vittima di azioni e gestioni scellerate dal punto di vista ambientale». La novità assoluta del Piano regionale bonifiche 61a definizione delle Aree•vaste: le zone in cui, in base ai dati esistenti, si ritiene che la situazione ambientale sia particolarmente compromessa, a causa della presenza contemporanea, in porzioni di territorio relativamente limitate, di più siti inquinati e/o potenzialmente inquinati. «Ciò ci consentirà di programmare - sottolinea l'assessore regionale - gli interventi di caratterizzazione e bonifica, in una visione unitaria e non frammentata dei fenomeni di inquinamento presenti e, soprattutto, di verificare gli effetti dell'inquinamento sulle aree adiacenti, che, molto spesso, sono peraltro utilizzate a scopi agricoli». L'attuale proposta di Piano dopo la fase di scoping e la conclusione della Valutazione ambientale strategica passerà all'attenzione del Consiglio regionale. Una procedura analoga a quella seguita dal Piano regionale perla Gestione dei rifiuti urbani e da quello peri Rifiuti speciali. «La presa d'atto della proposta del Piano regionale Bonifiche dimostra con assoluta evidenza - ha concluso - l'impegno della Regione perla programmazione in materia ambientale: si colmano, in tal modo, gravi lacune del passato».