MONNEZZA NO GRAZIE
Napoli, l milione di abitanti, è la più grande città europea ad aderire a Rifiuti zero, la strategia internazionale di gestione dell'immondizia contraria a discariche e inceneritori, adottata in città come San Francisco, Canberra, Buenos Aires. Ad annunciarlo è il sindaco Luigi De Magistris che ha presentato la nuova delibera sui rifiuti approvata il 29 settembre. Con lui, un ospite d'eccezione: Paul Connett, docente dell'Università di S. Lawrence e guru di Zero tiraste: «Napoli e San Francisco sono simili per abitanti e carenza di spazi. Ma San Francisco ha intrapreso da anni questo percorso ed è arrivata a175 per cento di differenziata nel 2010. Con l'obiettivo rifiuti zero per il 2011». Napoli nel 2011 si è fermata al 17,3 per cento. «Proprio perché Napoli è il contrario di un sistema rifiuti zero - ha detto Connett - bisogna impegnarsi per trasformarla in un modello virtuoso». Secondo l'esperto americano «serve il coinvolgimento della popolazione, non un piano calato dall'alto. Bisogna aver fiducia nei cittadini». La strategiaZero Waste sostiene che i rifiuti possano diventare una risorsa, investendo nella separazione alla fonte, nella raccolta porta a porta, in compostaggio, riciclaggio, riutilizzo e riparazione dei rifiuti. La delibera della giunta De Magistris prevede di raggiungere il traguardo Rifiuti Zero «entro il 2020, attraverso azioni sulla raccolta differenziata e sulla riduzione dei rifiuti», con l'introduzione del vuoto a rendere e la vendita di prodotti alla spina nei grandi esercizi commerciali.