Rifiuti in Olanda non prima di gennaio
NAPOLI - Le navi cariche di rifiuti destinati agli impianti olandesi non salperanno da Napoli prima di gennaio del 2012. Troppo lunghi i tempi per le autorizzazioni. Lo rivela il giornale online Dagospia che ha contattato un operatore del Nord Europa, specializzato nella intermediazione commerciale dei rifiuti. "Il punto fondamentale per i tempi sono i documenti di import-export di rifiuti che richiedono per il perfezionamento almeno tre mesi con il coinvolgimento della Regione e del ministero dell'Ambiente - ha spiegato l'operatore - poi ovviamente serve un contratto per il trasporto dall'impianto al porto, un contratto con il termina-lista del porto, un contratto di spedizione con un armatore, un contratto con il porto ricevente per lo scarico, il trasporto all'impianto di destinazione". Dunque sono necessari dei documenti obbligatori previsti dalle normative nazionali e internazionali che fatalmente dilatano i tempi di attuazione del programma. Immediata la replica della Regione Campania. "Stiamo accelerando al massimo le procedure - ha affermato l'assessore all'Ambiente, Giovanni Romano - La documentazione per il trasporto di rifiuti verso Paesi esteri sarà esaminata con la massima urgenza e inviata al governo olandese che dovrà poi pronunciarsi". Una volta ricevuta la documentazione, l'esecutivo di Amsterdam nominerà degli ispettori che arriveranno in città per verificare la qualità' dei rifiuti partenopei. Quanto costerà il trasporto della spazzatura via mare? "Il prezzo totale in generale è competitivo rispetto ad altre destinazioni interne -ha precisato l'operatore olandese - Questo perché il minor costo di trattamento degli impianti nord europei compensa il costo di trasporto via mare, molte navi dal nord Europa arrivano piene e tornano vuote. I prezzi dei noli marittimi sono comunque abbastanza volatili in quanto agganciati a quelli del petrolio". Sull'argomento è intervenuto il sindaco Luigi De Magistris. "Inviare rifiuti in Olanda per due anni ci consente di abbattere i costi dello smaltimento", ha evidenziato il primo cittadino incontrando ieri i ragazzi della scuola Rosario Livatino, nel quartiere di Barra. "Costa meno farli viaggiare via nave piuttosto che smaltirli nelle altre province - ha aggiunto - Oggi smaltire una tonnellata costa tra i 130 e i 150 euro e dobbiamo considerare che Napoli produce 1300 tonnellate al giorno. Adottando il piano 'rifiuti zero', abbattiamo questi costi. Un piano, ovviamente, - ha proseguito - ostacolato perché si rompono interessi". Di pare opposto, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro che nei giorni scorsi ha ribadito che "non può essere elemento d'orgoglio trasferire i rifiuti all'estero via nave, è una soluzione transitoria perché è una procedura costosa e i nostri cittadini pagano di più. Non dobbiamo essere orgogliosi di trasferire, invece di cultura, i rifiuti, non è una cosa positiva. L'immondizia diretta in Olanda finirà in impianti di termovalorizzazione, segnale che questo tipo di impianto serve. La Campania - ha concluso Caldoro - deve dotarsi di 'un sistema come lo hanno tutti, fatto di discariche, impianti intermedi e termovalorizzatore. Alternative non ce ne sono".