Rifiuti in Olanda, la Regione accelera
NAPOLI. Anche la Regione "accetta" la scelta del Comune di Napoli e della Provincia di inviare i rifiuti via nave in Olanda. Sulla scia, infatti, della possibile multa Ue dopo la messa in mora della settimana scorsa, la collaborazione istituzionale è d'obbligo e dopo l'assessore all'Ambiente, Giovanni Romano, arriva anche la conferma del governatore Stefano Cal-doro: «Abbiamo dato agli uffici l'input per lavorare con la massima celerità - spiega il numero uno di Palazzo Santa Lucia - da parte del Comune è avvenuta una comunicazione e poi la consegna della documentazione per ottenere l'autorizzazione ai trasferimenti verso il Paese straniero. Ci auguriamo in tempi rapidissimi di dare risposte - sottolinea ancora il presidente della Campania - perché la situazione complessiva richiede il massimo della celerità». «Dobbiamo immediatamente rispondere - ribadisce ancora Caldoro - sarà una questione di pochissimo tempo. Terremo queste carte il tempo minimo e indispensabile prima di dare il via libera necessario alla partenza delle navi». Decolla definitivamente, insomma, il progetto del sindaco de Magistris e del suo vice Sodano che dopo il consorzio tra Asia e Sapna coinvolge adesso anche la Provincia. Ogni dubbio è insomma fugato, soprattutto dopo la presentazione ufficiale dei documenti preparati da Palazzo San Giacomo, l'apertura del sito di stoccaggio in via Brin dove l'Amministrazione intende fare arrivare i rifiuti (tritovagliato e tal quale per gli impianti olandesi) prima di caricarli nella stive della grossa imbarcazione che conferirà in terra "orange" qualcosa come trecento tonnellate d'immondizia per ogni viaggio settimanale. Intanto sul fronte dell'organizzazione della prima nave verso Rotterdam e Del-fzijl il Comune sembra aver ormai chiusi pure gli ultimi dettagli sotto l'aspetto logistico-organizzativo. Stop, infatti, all'ipotesi dei bustoni di simil-plastica per contenere la spazzatura, adesso si è passati ai contenitori in materiale d'acciaio che assicurano la tenuta richiesta anche dall'Unione Europea per operazioni di questa tipologia, seppur resta sempre da valutare da parte di Bruxelles la movimentazione di diversi migliaia di chilometri per i rifiuti prodotti a Napoli e nell'hinterland. Sul versante "spicciolo" dell'emergenza ora è intanto Salerno a dover correre precipitosamente ai ripari dopo lo stop dello Stir di Battipaglia a causa di un incendio. Il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, ha infatti firmato un'ordinanza per «l'esercizio temporaneo e speciale di un impianto di tritovagliatura». «L'esercizio dell'impianto mobile - si legge nell'ordinanza - è consentito per un periodo massimo di 30 giorni, ritenuto sufficiente al completo ripristino e alla messa a regime degli impianti fissi presenti allo Stir di Battipaglia». La linea mobile per il trattamento dei rifiuti avrà una potenzialità di trattamento di circa trenta tonnellate all'ora. La scelta si è resa necessaria per assicurare la ripresa dei conferimenti nel più breve tempo possibile».