«Subito un termovalorizzatore per le ecoballe»
La distesa Milioni di ecoballe stipate tra Giugliano e Villa Litemo Gerardo Ausiello «Subito un termovalorizzatore per smaltire le ecoballe». Stefano Caldoro scende in campo sull'emergenza rifiuti e traccia la strategia per mettere fine allo scandalo dell'immondizia «impacchettata». Il presidente della Regione risponde in diretta web alle domande dei cittadini nel consueto appuntamento settimanale curato da Digit Campania, diretta da Pino De Martino, e dallo staff del governatore. Uno dei primi quesiti, selezionati dal giornalista Mario Pepe, riguarda proprio la crisi dell'immondizia. Caldoro è categorico: «L'Unione europea ci ha chiesto di risolvere il problema delle ecoballe presenti sul nostro territorio e di farlo con la costruzione di un impianto ad hoc che dovrà lavorare per oltre 15 anni allo scopo di bruciare circa 6 milioni di ecoballe». L'ostacolo, chiarisce, non è rappresentato dai fondi: «Il termovalorizzatore potrebbe essere costruito dai privati con la formula del project financing». Ma prima si dovranno sciogliere i nodi in sospeso: «Allo stato metà delle ecoballe sono sotto sequestro perché non ci sono certezze su chi siano i proprietari. Vanno inoltre eseguiti i necessari rilievi per stabilire con esattezza la tipologia di questi rifiuti». Nodi, questi, che rischiano di allungare notevolmente i tempi di risoluzione del problema: «Bisogna accelerare al massimo. La Regione ha competenze molto limitate ma sta lavorando senza sosta. Altri organismi dello Stato devono fare la loro parte». Caldoro non risparmia accuse alla criminalità organizzata: «L'emergenza rifiuti favorisce la camorra che ha tutto l'interesse a mantenere il caos. Così i clan si inseriscono nel sistema e forniscono risposte illegali che vanno severamente contrastate». A farne le spese, altrimenti, sono i cittadini «che pagano di più a causa delle attività illecite». E allora bisogna «operare insieme per intensificare prevenzione e repressione, come si sta facendo da tempo grazie all'impegno delle forze dell'ordine e della magistratura. Per troppi anni - attacca - la Campania è stata lo sversatoio di rifiuti tossici che hanno colpito duramente il territorio e le comunità». La sfida oggi, insiste, è invece costruire un sistema efficiente e virtuoso «adattando gli impianti alle nuove esigenze». In questo modo «sarà possibile voltare pagina mettendo fine a una lunghissima emergenza». L'altra scommessa riguarda la sanità: «Avevamo ereditato un mare di debiti e siamo riusciti a compiere grandi passi in avanti diventando la Regione che ha ottenuto maggiori risultati sul piano di rientro - dice - Così abbiamo ottenuto lo sblocco dei 450 milioni dal governo a cui vanno aggiunti i fondi Fas e altre risorse. Complessivamente arriveremo a quasi un miliardo di euro. In questo modo, e anche grazie ad un emendamento inserito nell'ultima manovra che permette a Regioni come la Campania che hanno un organico sottodimensionato di effettuare assunzioni rispettando i conti, potremo assumere tra le 5 e le 6mila unità nel comparto». Accanto a ciò Caldoro intende onorare l'impegno di ridurre le tasse: «Portando avanti la politica del rigore potremo, forse già dal 2012, procedere all'abbassamento delle addizionali Irap e Irpef, nonostan tela massiccia riduzione di trasferimenti dallo Stato». L'obiettivo potrà essere centrato anche grazie a grandi manifestazioni come il Forum delle Culture e la Coppa America: «Le regate della competizione velica sono un evento tra i più importanti del mondo, secondo solo alla Formula Uno, che porterà significative ricadute sul territorio. Impiegheremo risorse già programmate e cercheremo di accelerare la realizzazione di opere infrastrutturali a Bagnoli e in tutta l'area occidentale».