Differenziata, De Magistris risponde alla Lega

Ancora polemiche dopo la diffusione del video 'satirico' sulla raccolta 'separata'
4 ottobre 2011 - Giancarlo Tommasone
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Ancora tensione e scaramucce a distanza tra Napoli e la Lega. Dopo le reiterate polemiche di Alassio (Savona), sullo spostamento della statua di Totò, un altro capitolo sullo scontro Nord-Sud è stato scritto in questi giorni, e ieri si è avuto l'ennesimo strascico. Botta e risposta, infatti, tra Telepadania e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, dopo la provocatoria video-lezione sulla raccolta differenziata spiegata ai napoletani e andata in onda sulla tv della Lega. "Noi non abbiamo veramente nulla da imparare da loro, non ho visto il video perchè ho cose più importanti da fare: devo rispondere al nulla perchè, come ha detto Napolitano, la Padania non esiste. Quindi Tele Padania è una televisione di qualcosa che giuridicamente non esiste", ha affamato il sindaco di Napoli. "Ricordo le dirette fiume di De Magistris ospite fisso a Radio Padania ai tempi di inchieste Why Not e Poseidon o i servizi giornalistici che lo vedevano protagonista su TelePadania", gli ha replicato, a stretto giro, l'amministratore unico dell'emittente del Carroccio, Davide Capanni. "Ora il sindaco di Napoli - ha aggiunto - sostiene che quei giornalisti che si sono battuti per la legalità e la trasparenza sono un'invenzione. Che le centinaia di migliaia di attenti telespettatori e ascoltatori padani non esistono". "L'unica cosa che abbiamo scoperto non esistere era proprio Why not - ha concluso Capanni -. Pessimo a riciclare di rifiuti, De Magistris è abile a riciclare se stesso".
Nel video, andato in onda, venerdì scorso, durante 'I polentoni', due conduttori spiegavano "quanto è elementare" fare la raccolta differenziata, rivolgendosi a De Magistris (chiamato Giggino) e ai cittadini napoletani. E sulla questione rifiuti, il sindaco di Napoli, oltre alla querelle a distanza, ha tenuto a precisare che "è falsa e priva di fondamento" la notizia secondo cui il Comune di Napoli avrebbe intenzione di aprire nuove discariche oppure di ampliare quelle esistenti in città. Il sindaco di Napoli ha poi tenuto a sottolineare: "si tratta di notizie che hanno un effetto destabilizzante e che denotano un atteggiamento di irresponsabilità. Questo è infatti un momento delicato in cui l'amministrazione è impegnata nello sforzo di superare definitivamente la logica dell'emergenza e sta cercando di attuare l'ampliamento della differenziata porta a porta. Alla messa in mora dell'Italia da parte dell'Ue - di cui questa giunta non è responsabile poiché riguardante scelte di passate amministrazioni - il Comune di Napoli risponde procedendo sulla strada della differenziata e del compostaggio, come richiesto da sempre dalla stessa Ue, e su quella del trasferimento temporaneo dei rifiuti per nave all 'estero. Discariche ed inceneritori, che non risolvono o il problema, non sono tra i nostri obiettivi". Così ha concluso il primo cittadino partenopeo. A lui ha risposto' il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro: "il problema delle ecoballe va risolto con un termovalorizzatore dedicato". Caldoro durante la consueta diretta web del lunedì sulle domande poste dai cittadini è intervenuto sulle ecoballe ammassate a Taverna del Re: "l'Unione Europea ci ha chiesto che le ecoballe vadano risolte con un termovalorizzatore dedicato solo a loro. Si tratta di oltre sei milioni di tonnellate e il termovalorizzatore dovrà lavorare circa per 15 anni per smaltirle"

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