Sodano visita le periferie dei cumuli. L'amministrazione va «avanti contro mafie e cricche»

A Scampia è già emergenza

E il Comune vara la delibera «Rifiuti Zero», obiettivo 2020
4 ottobre 2011 - Fabrizio Geremicca
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — Chi abita ha ribattezzato via Cupa Perillo, a Scampia, "Munnezza Road". Figurerebbe degnamente a Leonia, una delle città invisibili di Italo Calvino, che affonda sotto il peso dei suoi stessi scarti. Lo scenario è da brivido: quintali di rifiuti urbani, speciali e perfino pericolosi. Arrivano dal vicino campo rom o sono scaricate impunemente da camioncini che sversano nella rotonda al confine con Mugnano. Alcuni sacchetti provengono perfino dai Comuni dell'hinterland dove è stata adottata la raccolta porta a porta. Chi non vuole adattarsi al sistema, carica la spazzatura in auto e la sversa appena entra a Napoli. La sera non di rado dai cumuli si alza un fumo scuro e denso: roghi di copertoni, di plastiche, di stracci. Ieri, su richiesta del presidente della commissione ambiente, Carmine Attanasio, il vicesindaco Tommaso Sodano e l'assessore alle politiche sociali Sergio D'Angelo hanno effettuato un sopralluogo finalizzato ad avviare una bonifica e ad impedire nuovi sversamenti selvaggi.
Quattro i cardini del progetto. Il primo: lo spostamento delle barriere di cemento che delimitano la strada che porta al campo Rom, uno spazio ormai ridotto ad immondezzaio. Il secondo: la sistemazione di cassonetti di rifiuti su tutta la strada. Il terzo: un sistema di videosorveglianza per scoraggiare nuovi svernamenti. Il quarto: la delocalizzazione del campo nomadi.
Osservata da Cupa Perillo, la prospettiva «Rifiuti Zero» pare un miraggio. Eppure non lo è, come dimostra l'esempio di San Francisco, dove già si ricicla oltre il 90% degli scarti. La giunta de Magistris ci crede ed infatti ieri a palazzo San Giacomo c'era Paul Connet, docente universitario e fondatore della rete internazionale che si pone l'obiettivo di azzerare entro il 2020 la produzione di materiali non riciclabili. Napoli aderisce alla rete ed ha infatti approvato una delibera per l'introduzione di consistenti risparmi tariffari per chi produce meno spazzatura e di incentivi per chi adotta stoviglie biodegradabili e pannolini lavabili. Inoltre il piano prevede l'installazione in ogni esercizio commerciale della grande distribuzione di dispensatori di prodotti alimentari ed igienici alla spina, di presse per gli imballaggi in cartone, un sistema di vuoto a rendere per il vetro, la realizzazione di un centro comunale per la riparazione e per il riuso. « È una sfida difficile contro le mafie e le cricche», dice il sindaco de Magistris, «ma la vinceremo». Mentre invece il governatore Caldoro rilancia l'ipotesi di smaltire le ecoballe accumulate a Taverna del Re — circa 6 milioni — in «un termovalorizzatore ad hoc», da costruire.

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