De Magistris Caldoro e Cesaro firmano un documento di impegni «Acceleriamo»

Patto sui rifiuti, scatta il piano dei sessanta giorni

Intesa tra Regione, Comune e Provincia sugli interventi anti-sanzioni. Vertice con il commissario Ue
1 ottobre 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Stop alle polemiche per evitare il barato. Dopo giorni di tensioni sul tema rifiuti, e dopo la mazzata ricevuta dalla Commissione europea pronta a dare il via a una nuova procedura di infrazione il governatore Caldoro e il sindaco De Magistris cercano una via d'uscita comune. Ieri mattina si sono incontrati davanti alla statua di Garibaldi dove il presidente Napolitano era arrivato a deporre una corona di fiori, si sono presi a braccetto e hanno cominciato a ragionare. Poi hanno deciso di continuare a discutere: l'intesa raggiunta sulla Coppa America ha dato buoni risultati e quindi nessuno dei due vuole abbandonare un modello vincente sul quale è stato coinvolto anche il presidente della Provincia, Luigi Cesaro. Intanto il vice sindaco Tommaso Sodano ha contattato la nostra rappresentanza a Bruxelles, e ha discusso a lungo con Vincenzo Celeste dei problemi sul tappeto. Quindi nel primo pomeriggio un nuovo incontro a palazzo San Giacomo è servito a stabilire una linea e mettere a punto un comunicato congiunto tra le tre amministrazioni. Al primo punto dell'agenda un incontro che sarà chiesto nelle prossime ore alla Commissione europea. «Regione, Provincia e Comune- è scritto nella nota - hanno deciso di chiedere un incontro al Commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik, al fine di indicare soluzioni condivise volte ad evitare le sanzioni ed ottenere lo sblocco dei fondi comunitari necessari anche per il completamento dell'impiantistica». E poi: «L'obiettivo immediato da raggiungere, mettendo da parte le divergenze, è infatti quello di lavorare nella piena collaborazione per garantire alle Istituzioni comunitarie il pieno rispetto del cronoprogramma e degli adempimenti utili per evitare le infrazioni». All'incontro di Bruxelles, però, governatore, sindaco e presidente della Provincia dovranno arrivare con un progetto fattibile: il tempo dell'Europa è infatti scaduto e se entro sessanta giorni non ci saranno proposte più che concrete potremo dire addio ai 145 milioni già stanziati. Non solo: dovremo pagare una multa che sarà calcolata sulla base del pile che quindi si prevede molto salata. Nella lettera inviata giovedì da Potocnik al ministro Frattini non si chiedono, infatti, buoni propositi, maazioni concrete e immediate e un cronoprogramma capace di tirare fuori la Campania dall'emergenza infinita. Perciò bisognerà sciogliere i nodi che possono intralciare il cammino. Non a caso ieri De Magistris e Caldoro hanno discusso anche di possibili modifiche al piano che, però, dovranno essere eventualmente concordate con la Ue. Il Comune, infatti, è da sempre contrario all'inceneritore di Napoli est. A Brusselles bisognerà vedere, quindi, se sarà possibile modificare alcune indicazioni sull'impiantistica e verificare fino in fondo le compatibilità. Bisognerà poi dimostrare che a Napoli esiste un vero impulso sulla differenziata e per questo il Comune porterà gli incartamenti sui quartieri già coinvolti e su quelli da coinvolgere fino alla fine dell'anno. Si mostrerà anche il progetto esecutivo sul sito di compostaggio da realizzare nella zona orientale. L'altro nodo da sciogliere, forse il più importante, è quello sulle discariche da realizzare in attesa del via al termovalorizzatore. E su questo la parola passerà a Cesaro.

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