All'indomani dell'ultimatum di Bruxelles una lettera delle istituzioni al commissario Potocnik

Regione, Comune e Provincia all'Ue "Un incontro per evitare le sanzioni"

"Vogliamo soluzioni condivise per ottenere Io sblocco dei fondi per gli impianti"
1 ottobre 2011 - Bianca De Fazio
Fonte: Repubblica Napoli

REGIONE, Provincia e Comune chiedono un incontro al commissario europeo per l'Ambiente Janez Potocnik. All'indomani della lettera con la quale l'Ue mette in mora l'Italia per la lunga vicenda dei rifiuti in Campania, le istituzioni locali tentano la carta del dialogo per convincere l'Europa che non è questo il momento giusto per le sanzioni. «Vogliamo soluzioni condivise volte ad evitare le sanzioni ed ottenere lo sblocco dei fondi comunitari necessari anche per il completamento dell'impiantistica - affermano in un comunicato congiunto Stefano Caldoro, Luigi Cesaro e Luigi de Magistris - L'obiettivo immediato da raggiungere, mettendo da parte le divergenze, è infatti quello di lavorare nella piena collaborazione per garantire alle istituzioni comunitarie il pieno rispetto del cronoprogramma e degli adempimenti utili per evitare le infrazioni». Cronoprogramma ed adempimenti che la missiva inviata al nostro governo sottolinea non esser stati, sin qui, rispettati. Già il vicesindaco Tommaso Sodano, con delega ai Rifiuti, aveva annunciato una sua imminente trasferta a Bruxelles, per raccontare quanto Napoli sta facendo, specie sul fronte della differenziata. Ora i massimi rappresentanti delle nostre istituzioni hanno deciso di fare squadra e di mettere da parte le polemiche che ancora nelle scorse ore hanno contrapposto Comune e Regione. «E il momento di mostrarsi uniti. Di raccontare all'Europa che l'emergenza è alle nostre spalle». Proprio sulla gestione dell'emergenza ha puntato l'indice Potocnik, accusando l'Italia, tra l'altro, di aver speso i fondi strutturali per togliere la spazzatura da terra piuttosto che per realizzare gli impianti. Ma è acqua passata, vogliono dimostrare Caldoro, de Magistris e Cesaro. All'Italia non restano che due mesi per convincere l'Europa che s'è cambiato registro. Con il piano regionale per i rifiuti (che comunque suscita perplessità perché sbilanciato a favore degli inceneritori e non è stato ancora approvato dal consiglio regionale) e con gli sforzi del Comune di Napoli per il decollo della raccolta differenziata porta a porta. E lunedì proprio il sindaco de Magistris, il suo vice Sodano ed il promotore della rete "Rifiuti zero" nel mondo, Paul Connett, presenteranno la delibera "Rifiuti zero", che punta all'eliminazione dei rifiuti che non siano riciclabili. Paul Con-nett, ideatore di una strategia che vuole tutti i materiali riciclabili al 100 per cento, professore di Chimica ambientale e tossicologica alla Saint Lawrence University di Canton (NewYork) propone il traguardo ambizioso dello "zero-vaste": se un prodotto non ha altri impieghi oltre a quello iniziale, allora non dove essere realizzato, in sintesi se non può essere ridotto, riusato, riparato, ricostruito, riattato, rivenduto, riciclato o biodegradato, allora dovrà essere ristretto, ridisegnato o rimosso dalla produzione. Una filosofia che Sodano vuole portare in casa nostra, ed alla quale hanno già aderito colossi americani come Apple, Xerox, Wall Mart, Hewlett Packard.

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