L'UNIONE EUROPEA CONTRO NAPOLI
"La messa in mora dell'Italia da parte della Ue è una decisione che ci aspettavamo. Questa amministrazione da sempre ha espresso la ferma contrarietà al piano rifiuti presentato dalla Regione, tanto che, nel mese di agosto, abbiamo inviato alla stessa Regione un dossier di osservazioni critiche contenute in ben diciotto pagine. Il piano, infatti, è incapace di rispondere alle richieste della Ue non prevedendo immediate soluzioni e proponendo unicamente l'utilizzo di inceneritori, che risultano sovradimensionati rispetto alle necessità ed il cui avvio non potrebbe avvenire prima del 2016. La decisione del Comune di Napoli di individuare partners stranieri per inviare i rifiuti fuori dalla Campania è ampiamente condivisa e supportata dalla Ue proprio perchè rappresenta una risposta concreta alla risoluzione del conferimento dei rifiuti. Questa soluzione temporanea permetterà di attuare con decisione il piano di raccolta differenziata porta a porta messo in campo dal Comune, piano che nei prossimi giorni sarà reso noto anche all'Ue e che confidiamo, in quanto pienamente in linea con le direttive comunitarie, possa dare la possibilità al Comune di accedere direttamente ad una quota parte dei fondi europei bloccati a causa della procedura di infrazione. E per noi motivo di soddisfazione poter affermare che in cento giorni di governo non solo abbiamo avviato la differenziata porta a porta per altri 180 mila abitanti, ma abbiamo anche inaugurato due siti di trasferenza (Icm e via Brin) e le isole ecologiche mobili".