Tarsu, il sindaco porta Cesaro in tribunale
Ieri il summit a Palazzo San Giacomo tra le principali istituzioni locali per la cabina di regia dell'America's cup, poi lo scontro
NAPOLI - Una giornata improntata alla massima collaborazione istituzionale con un summit a Palazzo San Giacomo tra il sindaco Luigi De Magistris, il suo vice Tommaso Sodano, il governatore della Cammpania, Stefano Caldoro, l'assessore regionale all'Urbanistica, Marcello Taglialatela, il presidente dell'Unione industriali Paolo Graziano e l'assessore provinciale al Bilancio, Armando Cascio per mettere a punto la cabina di regia relativa alla gestione della Coppa America di vela e concordare una richiesta d'incontro con la Commissione europea per discutere della questione rifiuti. Poi in serata la bomba che ha mandato all'aria il clima da volemose bene' instauratosi tra gli enti, trapelata da Palazzo San Giacomo. Il sindaco del Municipio napoletano, infatti, ha dato mandato ai legali del Comune di proporre ricorso al Tar della Campania contro il provvedimento della Provincia di Napoli che chiede all'amministrazione cittadina di pagare gli importi dovuto a titolo Tarsu/Tia. Insomma, il comune non vuole trasferire questi fondi a Palazzo Matteotti. La richiesta di quest'ultima risale a giugno di quest'anno, quando l'esecutivo guidato dall'ex pubblico ministero si era insediato da pochissimo tempo. "Ritenendo tale provvedimento lesivo degli interessi del comune di Napoli appare opportuno proporre ricorso al Tar Campania per chiedere l'annullamento dello stesso demandando all'Avvocatura municipale di tutelare gli interessi dell'ente ", è scritto nella delibera della giunta cittadina sull'argomento, approvata due settimane fa su proposta dell'assessore al ramo Avvocatura Giuseppe Narducci. Il Comune è convinto di non dovere all'amministrazione provinciale guidata da Cesaro le risorse chieste quando al settore bilancio a Palazzo S.Giacomo c'era ancora Michele Saggese e non ancora Riccardo Realfonzo. Si attende a questo punto la replica di Cesaro che arriverà con tutta probabilità nella giornata di oggi. Peccato che la notizia abbia guastato l'unità d'intenti che, come dicevamo, aveva caratterizzato l'incontro a piazza Municipio. I temi sul tavolo, particolarmente scottanti e dirimenti, avevano trovato la convinzione di tutti i presenti a trovare una piattaforma comune per affrontarli in maniera pragmatica e unitaria. Sull'organizzazione delle due tappe dell'America's Cup World series che si disputeranno a Napoli nel 2012 e nel 2013, era stata immediatamente trovata l'intesa, dopo i sì delle rispettive assemblee consiliari, per la costituzione del gruppo direttivo di gestione della manifestazione e l'ok al mandato a Bagnolifutura - sancito con un apposito decreto del sindaco partenopeo - ad indire le gare d'appalto per le opere da realizzare a terra ai fini dello svolgimento delle regate. Dopodichè i convevuti avevano anche deciso di mettere nero su bianco la richiesta di un incontro al Commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik, "al fine di indicare soluzioni condivise volte ad evitare le sanzioni ed ottenere lo sblocco dei fondi comunitari necessari anche per il completamento dell'impiantistica" come veniva puntualmente confermato in una nota congiunta diffusa al termine della riunione. Poi il fulmine a ciel sereno e le tensioni pronte a riprendere la scena.