Rifiuti, l' Ue minaccia l'Italia "Altri due mesi per il piano Campania o scatta la sanzione"
DUE mesi ancora, poi davvero l'Italia rischia una sanzione pecuniaria sul caso dei rifiuti campani. La commissione europea ha detto che, a un anno e mezzo dalla prima condanna della Corte di giustizia, le autorità italiane ancora non hanno ancora allestito provvedimenti soddisfacenti per la soluzione del problema. Questo il succo della lettera inviata ieri al ministro degli Esteri Franco Frattini. Una puntigliosa ricostruzione delle varie richieste, termini e ultimatum che la Commissione ha posto all'Italia da quel marzo 2010, quando la Corte di giustizia europea completò il primo procedimento di infrazione sancendo che «l'Italia non è riuscita ad adempiere agli obblighi previsti dalla direttiva sui rifiuti». Il commissario all'Ambiente Janez Potocnik riconosce qual-che sforzo. Ad esempio, alla fine il piano a lungo termine della Regione èstato prodotto, manca solo l'approvazione del Consiglio regionale, il che comunque lo rende non operativo. Ma ciò che preoccupa la Commissione è soprattutto quella sorta di regno di nessuno che sono le misure più a breve termine, quelle per assicurare unatenutadaqui a12014, data per la quale è previsto il funzionamento dei nuovi impianti. Ecco la lista delle inadempienze. Raccolta differenziata: ci sono stati miglioramenti, ma i risultati restano insufficienti e la forte concentrazione di popolazione nel napoletano su v; erisce di rafforzare gli sforzi in quest'area. Inceneritori: non si vedranno prima del 2014-2015. Discariche: ne servono di nuove, Chiaiano chiude a fine 2011, Terzigno a marzo 2012, perle altre ci sono programmi di ampliamento, ma senza tempi certi. Ecoballe: 6 milioni di tonnellate, dove si smaltiscono? L'impianto ad hoc di Giugliano sarà operativo solo ne12014 e tratterà solo 400-500mila tonnellate l'anno. Compostaggio: solo tre impianti, piccoli, in azione; altri nove in programma, ma il completamento è in agenda fra 2013 e 2014. Trasferimenti fuo ri regione: possibili, nella fase transitoria, ma il principio resta quello della contiguità geografica, e comunque le cronache recenti dimostrano che non garantiscono da crisi ricorrenti. Alla fine la conclusione è sempre quella: misure non sufficienti. Di conseguenza, lacommissionemettein moral'Italia, chiede nuove osservazioni entro due mesi, poi potrebbe partire un nuovo deferimento alla Corte, stavolta con la concreta possibilità di una sanzione finanziaria pesante. Mentre restano tuttora bloccati i 145 milioni di co-finanziamenti per interventi ambientali destinati proprio alle infrastrutture per i rifiuti campani. Una mazzata che il governo conta ancora di evitare. Secondo il ministro per le Politiche comunitarie Annamaria Bernini, la procedura avviata «si basa sulle comunicazioni inviate il 7 giugno scorso, dati non più attuali, da allora le cose sono migliorate e cominciano a funzionare». Bernini ha anche scritto il 23 settembre a Potocnik per dirgli che «il piano peri rifiuti sta funzionando, compresa la raccolta differenziata, anche se con tempi diversi rispetto agli impegni». Alle sue spalle però gli enti locali procedono in ordine sparso. Dal Comune il vicesindaco Tommaso Sodano sparaverso Santa Lucia: «Il piano presentato dalla Regione è incapace di rispondere alle richieste dell'Ue non prevedendo immediate soluzioni e proponendo unicamente l'utilizzo di inceneritori». All'opposto il governatore Stefano Caldoro: «Il piano è stato confermato nella sua validità. Credo sia giusto che la commissione sia attenta al cronoprogramma». Senza far polemiche dirette, Caldoro chiama i partner alla collaborazione, «lastradache abbiamo tracciato è quellagiusta. Serve l'intesa istituzionale. E va accelerato il percorso delle discariche». Ma l'appunto fa fischiare le orecchie al presidente della Provincia Luigi Cesaro. Che replica: «Noi siamo per lacondivisione delle decisioni sul territorio, fa risparmiare tempo rispetto apossibili proteste. Se così non va bene, la Regione ha il suo strumento, il commissario da lei nominato: lui sa tutto, può decidere». Le inadempienze: inceneritori, discariche, ecoballe e differenziara Nuovo scontro Regione-Comune Caldoro: "Ora serve l'intesa istituzionale"