La Ue bacchetta Napoli e la Campania sullo smaltimento

Rifiuti, pronta la multa

«Serve subito un impianto per eliminare le ecoballe»
30 settembre 2011 - M.And./ass
Fonte: Leggo Napoli

La Commissione Ue ha aperto sei procedure di infrazione contro l'Italia, tra cui quella per i rifiuti a Napoli. Le sanzioni, con il possibile blocco dei finanziamenti, avevano già provocato dissapori fra il sindaco di Napoli, de Magi-stris, e il presidente della giunta regionale, Caldoro. La lettera di messa in mora per Napoli e il Governo appare, come un vero e proprio ultimatum. Adesso le autorità locali e regionali, hanno solo due mesi di tempo per dimostrare che possono farcela. In caso contrario l'Italia fmirebbe inevitabilmente sotto la "ghigliottina" della Corte di giustizia del-l'Ue e la condanna sarebbe accompagna da pesanti ammende. Sono passati 18 mesi da quando i giudici europei hanno condannato l'Italia per non aver istituito in Campania «un sistema integrato adeguato per la gestione dei rifiuti». Nella sua lettera la Commissione europea sottolinea che, in attesa dei nuovi tennovalorizzatori l'Europa vuole vedere azioni a breve termine, senza attendere i progetti per il 2013-2014. Ecoballe, discariche e raccolta differenziata sono elementi presenti nella lettera. Occorre un impianto ad hoc per smaltire i 6 milioni di tonnellate di ecoballe. Secondo le Autorita' italiane, si legge nel documento, la struttura dovrebbe sorgere tra Giugliano e Villa Literno, con una capacita' tra le 400mila e le 500mila tonnellate all'anno. Ma occorreranno dai 12 ai 15 anni per eliminare l'intero quantitativo. E ancora. La capacità residua stimata delle discariche, a febbraio 2011, era di 1.300.000 tonnellate, ridotta, a cifra 600mila tonnellate.

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