Rifiuti, de Magistris attacca la Regione

"Condivido la posizione di Bruxelles, ora Caldoro cambi il piano"
29 settembre 2011 - Cristina Zagaria
Fonte: Repubblica Napoli

NAPOLI cerca di svincolarsi. Oggi l'Unione europea ufficializzerà all'Italia la messa in mora (con il blocco di 400 milioni di euro) per i rifiuti: è il passo che precede il secondo e ultimo deferimento alla Corte di giustizia e le eventuali sanzioni. E il Comune tenta lo scatto in avanti differenziando la sua posizione: «Chiediamo che Napoli venga stralciata. Abbiamo fatto investimenti strutturali perilportaaportaeisiti di trasferenza e non chiediamo fondi per la gestione dell'emergenza». La prossima settimana una delegazione di Palazzo San GiacomovoleràaBruxelles. Perle sanzioni previste dall'Unione europea con il blocco dei finanziamenti (che comunque al momento tocca anche il capoluogo), il sindaco Luigi de Magistris attacca Caldoro, il piano rifiuti varato dalla Regione e la mala gestione degli scorsi anni. «Condivido la posizione di Bruxelles e abbiamo contribuito a redigere questo giudizio, quando non governavamo — spiega de Magi-stris—adesso il giudizio sullanostra gestione è lusinghiero, perché abbiamo liberato Napoli dai rifiuti, e non parliamo di discariche o inceneritori. Se la Regione e il presidente Stefano Caldoro ci seguissero, invece delle sanzioni arriverebbero plausi e soldi». De Magistris insiste nell'invitare il presidente della Regione a rivedere il piano rifiuti che prevede la costruzione del termovalorizzatore a Napoli Est: «La Regione cambi il piano, se Caldoro si intestardisce avremo sempre giudizi negativi da Bruxelles». Intanto Napoli vive in continua criticità, con 200 tonnellate di spazzatura in strada. E lacittàè di nuovo sul piede di guerra. Tra martedì e mercoledì i vigili del fuoco hanno spento 13 roghi di spazzatura, in un intervallo di tempo di circa 15 ore. Ieri mattina via Abate Minichini, nel rione Arenaccia, è stata bloccata dai residenti che hanno protestato contro i rifiuti non raccolti. In via Petrarca i residenti lamentano: «Sabato scorso abbiamo ripulito noi la strada e ora è di nuovo una discarica». In via Marina cassonetti rovesciati. «L'accumulo di rifiuti è dovuto allo sciopero di alcuni giorni fa, attuato in seguito ad un ritardo di sole 6 ore nel pagamento degli stipendi — spiega il sindaco —6 giusto che si sappia che per 6 ore di ritardo, adesso ci vogliono 15 giorni per ripristinare la normalità, perché gli impianti sono saturi». «Precarietà» e «non emergenza»: così de Magistris definisce la situazione e sottolinea che «solo la partenza delle navi, che porteranno i rifiuti all'estero, consentirà di uscire anche da questa fase». Anche se rimanda ancora la data di partenza: «Devono partire al più presto le navi, il Comune è pronto e ha fatto la sua parte, attendiamo che la Regione faccia la sua». «Sappiamo che ci sono persone preoccupate del nostro piano rifiuti perché significa risparmiare e finirla con i rapporti tra la camorra e la politica—conclude — questo fa paura a qualcuno».

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