Crisi rifiuti, Iervolino: non faccio la suocera di De Magistris
Dinanzi ai giudici del tribunale di Napoli sono comparsi quattordici sindaci del territorio regionale che sono stati chiamati a testimoniare dai difensori di alcuni degli imputati. Si torna in aula mercoledì
NAPOLI - Processo all'ex governatore della Regione Campania Antonio Bassolino e ad altre 27 persone per presunte irregolarità nella gestione del ciclo rifiuti in Campania nei primi anni del Duemila, ieri udienza fiume nell'aula bunker del carcere di Poggioreale. Dinanzi ai giudici del tribunale di Napoli hanno testimoniato 14 sindaci che operano nel territorio regionale, citati in aula dai difensori di alcuni degli imputati. L'obiettivo della difesa è quello di dimostrare che negli impianti di Cdr arrivavano rifiuti di scarsa qualità, che non era possibile trattare in base alle direttive. Tra le testimonianze più importati c'è quella dell'ex sindaco Rosa Russo Iervolino (nella foto), che ha guidato il Comune di Napoli nel periodo critico sul quale si incentra l'inchiesta. L'ex primo cittadino ha parlato delle difficoltà di eseguire nel territorio napoletano la raccolta porta a porta, mettendo sul tavolo una serie di problemi di natura tecnica ma anche di natura pratica In particolare la Iervolino ha sostenuto che è impossibile procedere ad una raccolta porta a porta dei rifiuti sullo stile dei piccoli comuni alla luce della densità abitativa che caratterizza la città di Napoli. Poi, più volte sollecitata nell'esaminare lo stato attuale della situazione a Napoli in tema di rifiuti, la Iervolino ha preferito non commentare: "Posso parlare della situazione nel periodo in cui io sono stata sindaco di Napoli. Di oggi non voglio parlare, non voglio fare la suocera di Luigi De Magistris (convinto assertore della raccolta porta a porta', ndr)" Infine, l'ex primo cittadino ha ricordato che quando nel 2001 si è insediata alla guida di Palazzo San Giacomo ha trovato una raccolta differenziata pari al 5% (pensavo di trovare una situazione più grave') mentre poi si è riusciti a portarla al 19%. Ascoltati, tra gli altri, anche il sindaco di Caserta Luigi Falco, quello di Benevento, di MaddaIoni, di Lusciano e di Marano. Si torna in aula mercoledì prossimo per ascoltare altri testi della lista della difesa