Pustarza, conto alla rovescia per l’apertura
Il sindaco di Savignano Ciasullo vuole limitare i danni «Il nostro obiettivo è ridurre la capienza dello sversatoio»
A Palazzo Caracciolo si è svolto un primo incontro operativo tra la presidente dell'Amministrazione Provinciale, Alberta De Simone, il sindaco di Savignano, Oreste Ciasullo, e il presidente del Cosmari Av 2, Vincenzo Sirignano, designato dal Commissariato per l'Emergenza Rifiuti a gestire, in via provvisoria, la discarica di Pustarza, che potrebbe essere consegnata già a partire dalla prossima settimana. Va avanti, infatti, la posa dei teloni protettivi nella prima vasca e la realizzazione delle opere per il recupero del percolato e del gas. Sul tappeto sono finiti, dunque, i problemi già da tempo oggetto di animate discussioni: la costituzione di una commissione territoriale di controllo per conferimento dei rifiuti in discarica, il piano per la viabilità nell'area compresa tra Ariano e Savignano, il ridimensionamento dell'impianto, alla luce di alcune aperture in tal senso da parte del Commissario De Gennaro. Insomma, c'è quanto basta per un impegno gravoso che vede coinvolte più istituzioni. «Per noi - sostiene il sindaco Ciasullo - rimane fondamentale, in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, della Commissione Europea e della Commissione Regionale per l'Ambiente (non ancora convocata dopo l'audizione ad Ariano Irpino) - ridurre i danni. Puntiamo sempre sulla proposta di provincializzare il ciclo dei rifiuti e sul ridimensionamento dell'impianto a Pustarza. Ma c'è di più. Nell'incontro svoltosi ad Avellino si è discusso anche degli indennizzi ai proprietari dei terreni. Non dimentichiamo il danno notevole che hanno subito. A loro va sicuramente non solo la nostra solidarietà, ma anche la promessa dell'impegno per evitare che subiscano altre beffe. Sarebbe assurdo avviare la discarica, senza una definizione dei contenziosi con i proprietari dei terreni». Intanto, dal fronte giudiziario non arriva ancora la notizia che fa stare in ansia gli ambientalisti. Il Tribunale per il Riesame di Napoli emetterà la sentenza sul ricorso presentato dai difensori di Anselmo La Manna, ristretto da oltre venti giorni ai domiciliari per gli incidenti verificatisi a località Cardito il 2 aprile scorso tra oggi e domani. Ieri mattina si è svolta l'udienza nel corso della quale l'avvocato Domenico Carchia ha ribadito le ragioni che dovrebbero indurre i giudici a revocare il provvedimento emesso dal Gip presso il Tribunale di Ariano Irpino. La Manna, secondo quanto sostengono i suoi legali, non sarebbe il responsabile di alcun sequestro di persona, né di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Al contrario in quella occasione si sarebbe adoperato per evitare più tragici scontri tra forze di Polizia e dimostranti. Infine, una indiscrezione: il Consiglio di Stato, nell'esaminare il ricorso presentato dal Comune di Savignano, Ariano e dall'Amministrazione Provinciale potrebbe orientarsi per una sentenza interlocutoria. In pratica, essendo cambiata la normativa in materia di rifiuti, il Comune di Savignano (compreso il comune di Ariano e l'Amministrazione Provinciale) dovrebbe formulare davanti al Tar un nuovo ricorso.