«Quei rilievi riguardano il 2008 avanti con impianti e differenziata»

Il ministro Prestigiacomo: «Accelerare gli interventi bene le intese tra gli enti locali»
28 settembre 2011 - Adolfo Pappalardo
Fonte: Il Mattino

«Le contestazioni non nascono oggi ma si riferiscono a fatti antecedenti al 2008», chiarisce subito il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. E sulle navi cariche di immondizia verso l'Olanda dice: «Meglio che averei rifiuti per strada».
Nuovi guai all'orizzonte per l'Italia a causa dei rifiuti di Napoli: è pronta la lettera di messa in mora della lie e la città inizia, da giorni, ad essere assediata dai rifiuti per l'impossibilità di sversare. «Non sono nuovi guai, sono vecchi guai frutto dell'incapacità, vecchia di anni ed anni, di programmare e realizzare una corretta gestione del ciclo dei rifiuti. Oggi siamo dinanzi all'esito di un procedimento di infrazione comunitaria che è nato per fatti antecedenti al 2008. lo più che allarmarmi per la lie, che sancisce uno stato di fatto a tutti noto, mi preoccupo per la situazione attuale in cui stentano a decollare quegli interventi necessari a realizzare in Campania ed a Napoli un corretto ciclo dei rifiuti. Tuttavia va detto che oggi la situazione mi pare finalmente cambiata; c'è una maggiore collaborazione fra le istituzioni e la consapevolezza che dal problema si esce solo se tutti, Governo, Regione, Province e Comuni, faranno la propria parte».
La commissione Ambiente ha più volte sollecitato ad adeguare il piano rifiuti perché non conforme alle norme comunitarie. In particolare, verrebbe contestato il non smaltimento delle ecoballe e la differenziata rimasta a livelli bassissimi. Eppure si conta su questi 145 milioni, che verrebbero bloccati con l'eventuale messa in mora, per aumentare proprio la percentuale di differenziata. Non è un paradosso? «[l problema non è l'attuale piano dei rifiuti della Regione che non è stato valutato negativamente da Bruxelles. Il problema è la gestione della fase transitoria fino alla completa realizzazione degli impianti previsti dal piano. In questa fase occorre dare maggiori garanzie sulle misure intraprese per l'incremento della differenziata, per la riduzione delle quantità di rifiuti da conferire in discarica e per la realizzazione di idonei impianti di smaltimento capaci di soddisfare le esigenze della regione in questa fase transitoria. In questo quadro è chiaro che la disponibilità di risorse finanziarie acquisisce un'importanza fondamentale. Io credo che anziché porci il problema di ciò che Bruxelles fa o dovrebbe fare, dobbiamo, soprattutto la Campania e i napoletani devono, dare un segnale di concretezza ed efficienza, dimostrando che stavolta si fa sul serio, che si sta cambiando un sistema deleterio che negli ultimi 15 anni ha portato solo guai».
A proposito di paradossi, non trova singolare che la sinistra abbia accusato il governo per le san zioni lie mentre fra le principal cause di quelle sanzioni c'è l'assen za dei termovalorizzatori bloccat proprio dalla sinistra? «La posizione del ministero è sta ta sempre chiara e non cambia: biso gna incrementare fortemente la difterenziata per ridurre la quantità de gli scarti da smaltire, realizzare gl impianti intermedi e la termovalo rizzazione a valle per ciò che non s può riciclare. In fondo è quello chc ci chiede l'Europa».
Ora ci sono due mesi di tempt per reagire alla commissione Am biente. Come reagirà il nostro Paese? Ci saranno adeguamenti al pia. no rifiuti? «Spero che in Campania la ragionevolezza prevalga sulle dispute ideologiche e di campanile e la Regione, d'intesa con gli enti locali, possa trovare soluzioni equilibrate in grado di convincere Bruxelles ma, ciò che mi sta più a cuore, in grado di ridare a Napoli e alla Campania quel livello e quell'immagine di civiltà che la vicenda rifiuti ha danneggiato».
Il comune di Napoli chiede di essere stralciato dal piano regionale per poter gestire da solo la situazione in questa fase di transizione. Ipotesi percorribile? «Capisco la logica, anche politica dell'idea. Ma credo sia solo una provocazione».
La soluzione ipotizzata per smaltire i rifiuti napoletani è quella dl portarli via nave verso l'Olanda. H governatore Caldoro dice: «Non è motivo d'orgoglio, anzi....». «È una soluzione tampone, dettata dalla situazione di criticità. Se l'al -temativa è avere la spazzatura in strada meglio mandarla all'estero, ma non può essere certo la via defini - uva per lo smaltimento dei nhun».
Entro la fine dell'anno chiude la discarica romana di Malagrotta: rischiamo un nuovo caso Napoli? «Quella di Malagrotta è una situazione complessa. Ma ho fiducia nel Governatore Polverini e nel sindaco Alemanno».
A proposito, è notizia di oggi: a Napoli paradossalmente c'è un nuovo aumento Tarsu. «E una scelta che compete al livello locale. Credo che le ragioni non manchino. Quel che conta e' fornire ai cittadini un servizio di raccolta e gestione efficiente». 19 La programmazione Bruxelles non ha espresso giudizio negativo sul piano regionale ma servono segnali di svolta I trasferimenti «Traferimenti all'estero a bordo delle navi? Una soluzione tampone ma necessaria»

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