Rifiuti, piano insufficiente: parte la procedura d'infrazione

Pronta la lettera di messa in mora all'Italia: la Commissione Ue decide domani
28 settembre 2011 - M.T,
Fonte: Il Denaro

Una doppia tegola si abbatte sulla Campania e sullo smaltimento dei rifiuti. Da un lato la lettera di messa in mora che l'Ue si avvia a spedire all'Italia sul fronte dell'emergenza e dall'altro lo stop della Puglia al conferimento di immondizia per mancanza di conformita' con la normativa vigente. La lettera di mora darebbe ultimatum di due mesi per cambiare registro. Lo scenario che si delinea è preoccupante: ai fondi già congelati da tempo, si aggiungerà la possibile condanna al pagamento di una somma, a titolo di penalità, determinata nell'importo dalla Corte cui sarà nuovamente deferita la questione". "Per evitare un conflitto tra istituzioni presenterò un'interrogazione urgente alla Commissione per chiedere chiarezza su quali sono i punti inderogabili che Napoli e la Campania devono rispettare per evitare di incappare ogni sei mesi in conclamate infrazioni, con relativa perdita di risorse. E, una volta chiarite le cose da fare, si facciano senza perdere tempo - afferma il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, Andrea Cozzolino - allo stesso modo la Regione Campania dica ai cittadini campani e napoletani a che punto è, se esiste, il piano rifiuti". "L'annuncio della Commissione Ue sulla questione rifiuti in Campania è la conferma delle preoccupazioni da me espresse qualche mese fa. L'ipotesi teorica di una nuova procedura di infrazione per l'Italia - scrive, in una nota, l'eurodeputata del Pdl, Erminia Mazzoni -è reale. La situazione della città di Napoli non è migliorata in questi mesi e le decisioni assunte dalla nuova amministrazione comunale hanno messo in discussione il lavoro svolto dall'esecutivo regionale per l'approvazione del nuovo piano. Lo stop all'impianto di Napoli e la mancata conferma dei siti individuati per supportare il ciclo della raccolta e dello smaltimento hanno riportato al punto di partenza la laboriosa trattativa con il Commissario all'ambiente, assestando un duro colpo alla intera Regione e all'Italia". "Ne ero a conoscenza da oltre una settimana, del resto quello dell'Europa è un atto dovuto: il piano regionale è inadeguato e in ritardo - sostiene il vicesindaco di Napoli con delega ai rifiuti Tommaso Sodano. Un secondo passo della procedura di infrazione che potrebbe comportare il deferimento alla Corte di giustizia e la conseguente irrorazione di sanzioni pecuniarie. "In questa situazione è ancora più difficile chiedere all'Europa di sbloccarci i fondi Por e Fas ma del resto lo spirito dell'Unione europea è quello di erogare i fondi non di toglierli. Persino gli industriali ritengono non plausibile la costruzione del termovalorizzatore a Napoli est.

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