L'europarlamentare del gruppo della sinistra De Jong ha presentato un'interrogazione per bloccare il conferimento all'estero

Rifiuti in Olanda, si complica l'iter

Giovedì la lettera di messa in mora dell'Ue all'Italia per l'emergenza rifiuti in Campania.
Dubbi sulla regolarità dell'accordo tra il Comune di Napoli e l'Avr per l'operazione "spazzatura in crociera" Bocciato il piano regionale Il vicesindaco, Sodano: stralciare la posizione di Napoli per potere accedere ai finanziamenti
28 settembre 2011 - Ciro Crescentini
Fonte: Cronache di Napoli

NAPOLI - Arriva la lettera per la messa in mora all'Italia per l'emergenza rifiuti a Napoli. E' previsto che la Commissione Ue decida entro domani. E, salvo cambiamenti dell'ultima ora, il nostro Paese avrà due mesi di tempo per reagire. Il passo successivo sarà la Corte di giustizia e le sanzioni. Si tratta della seconda procedura di infrazione aperta contro l'Italia, dopo quella del 2007. Intanto, l'europarlamentare olandese Cornelis de Jong, del Gruppo confederale della sinistra unitaria europea, ha presentato un'interrogazione alla Commissione sollevando dubbi sull' accordo stipulato tra il Comune di Napoli e Avr (la holding olandese specializzata nell'incenerimento dei rifiuti). Ma procediamo con ordine. Sulla questione rifiuti, non è la prima volta che l'organismo comunitario adotta provvedimenti drastici' nei confronti del nostro Paese. Già a marzo del 2010 la Corte di Giustizia condannò l'Italia per aver violato la normativa Ue, non essendo riuscita a creare una rete di impianti adeguati a garantire lo smaltimento dei rifiuti urbani senza mettere in pericolo la salute pubblica e l'ambiente. A riguardo è intervenuto il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano: "Non mi stupiscono le notizie giunte da Bruxelles. Il piano presentato dalla Regione Campania, come abbiamo sottolineato ad agosto, prevede un eccesso di inceneritori, in contrasto con le direttive Ue. Anomalia da noi evidenziata e criticata con un dossier di 18 pagine". Peraltro, ha aggiunto Sodano "non c'era chiarezza rispetto alla gestione della fase di transizione per la gestione delle criticità che ancora vive la nostra regione. E proprio per queste ragioni che noi, da mesi, stiamo chiedendo di essere stralciati da questo piano, per avere la possibilità di accedere direttamente ai fondi comunitari e realizzare autonomamente l'impiantistica necessaria". E non finisce qui. Non partono le navi cariche di rifiuti per l'Olanda. Il giornale online Dagospia' ha rivelato che l'europarlamentare olandese Cornelis de Jong ha sollevato dubbi sulla regolarità di un eventuale accordo tra il Comune e l'azienda olandese Avr e più in generale di tutta l'operazione 'waste cruises' (rifiuti in crociera n.d.r). Secondo de Jong, infatti, "l'idea che una flotta di navi cariche di rifiuti possa attraversare il Mediterraneo e scaricare a Rotterdam 248 mila tonnellate di rifiuti potrebbe non essere esattamente in regola con le direttive comunitarie, rigidissime, del settore". Per de Jong "l'operazione potrebbe violare la direttiva che regola la riduzione dei movimenti dei rifiuti"'. Le norme stabiliscono che la rete integrata di impianti di smaltimento "deve permettere lo smaltimento dei rifiuti in uno degli impianti appropriati più vicini, grazie all'utilizzazione dei metodi e delle tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell'ambiente e della salute pubblica". Il portavoce di Avr, Tim Kezer, ammette che nulla è stato deciso. "Le autorità di Napoli - spiega Tim - hanno avuto contatti con molte aziende del mercato olandese circa la possibilità di trattare i vostri rifiuti. Avr è una di queste, ma al momento non è stata ancora presa nessuna decisione".

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