L'emergenza Due mesi di tempo per rimediare. Sodano: troppi inceneritori, Regione bocciata

Rifiuti, in arrivo multe europee

Strigliata all'Italia, In Puglia chiude la discarica dei sacchetti campani
Ieri proteste nei vicoli intorno all'Orientale e tredici roghi nella notte tra I'Arenaccia e Fuorigrotta
28 settembre 2011 - Espedito Vitolo
Fonte: Corriere del Mezzogiorno

NAPOLI — L'emergenza rifiuti potrebbe far scattare la procedure di infrazione dell'Unione europea nei confronti dell'Italia con la conseguenza di multe salatissime. Per il momento è pronta la lettera di messa in mora. La Commissione Ue deciderà domani e, salvo cambiamenti dell'ultima ora, l'Italia avrà due mesi di tempo per reagire. Il passo successivo è la Corte di giustizia e le sanzioni. Quindi, secondo i commissari europea, doveva essere il governo ad occuparsi del problema immondizia di Napoli una volta accertato che la città da sola era nell'impossibilità di risolverlo. Una decisione che non mancherà di suscitare nuove accese polemiche e forse anche, se si vogliono evitare le sanzioni, un intervento immediato da parte del governo per risolvere il problema in attesa delle famose navi del Comune che, per il momento, non si vedono neanche all'orizzonte. E da mesi che il commissario Ue all'ambiente, Janez Potocnik, mette in guardia sull'emergenza rifiuti a Napoli, affermando che in assenza di miglioramenti non avrà altra scelta che proseguire con la procedura d'infrazione e conseguenti sanzioni pecuniarie. Il 4 marzo 2010 l'Italia ha subito la prima condanna della Corte di giustizia Ue per «non aver adottato tutte le misure necessarie per smaltire i rifiuti». In caso di seconda condanna le sanzioni verrebbero applicate sulle carenze di gestione passate e future. Il che significa anche che il piano messo a punto dalla Regione non convince Bruxelles. Un aspetto che il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano non manca di sottolineare. «La messa in mora non mi stupisce: il piano presentato dalla Campania, come abbiamo sottolineato ad agosto, prevede un eccesso di inceneritori, in contrasto con le direttive dell'Unione europea». Cosa succederà ora? C'è un solo precedente. Nel 2000 la Grecia venne condannato per la presenza di scarichi incontrollati di rifiuti nel torrente Kouroupitos a Creta. I giudici europei applicarono ad Atene una multa giornaliera di 2omila euro fino all'applicazione delle direttive europee. Intanto la querelle attorno alla qualità dei rifiuti che arrivano dalla Campania provoca un primo drastico effetto in Puglia. La Regione ha deciso di sospendere l'attività della discarica «Italcave» di Statte, alle porte di Taranto. La società che gestisce l'impianto (per rifiuti speciali) ha deciso di non adempiere alla diffida notificatale dalla Regione e finalizzata a respingere i rifiuti non conformi alle norme. Per questa ragione gli uffici regionali hanno deciso di «sospendere l'attività» della discarica. Con prevedibile ricorso al Tar della società.

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