Si ferma Pianodardine in città raccolta a rilento

Stop al sito irpino per la festività del 2 giugno L’impianto resta deserto. Torna l’allarme caldo
3 giugno 2008 - lu.ro.
Fonte: Il Mattino Salerno

Si ferma l’impianto di Pianodardine in provincia di Avellino e torna a crescere il tonnellaggio di rifiuti nelle strade di Napoli. Siamo circa a 500 tonnellate ma non è escluso che crescano nelle prossime visto che tutti gli impianti di cdr funzionano a scartamento ridotto. Singolare la motivazione dello stop nel sito irpino, strategico per Napoli, definito dal commissariato come una sorta di uscita di sicurezza quando le cose vanno davvero male. Gli operai hanno preferito festeggiate il 2 giugno e non mettere piede nella struttura. Malgrado fosse stato promesso loro un cospicuo «ingaggio» per la giornata. Un fatto che ha amareggiato molto il commissariato per l’emergenza rifiuti. Il ragionamento che trapela da Palazzo Salerno è questo: in una situazione di emergenza tutti devono comportarsi in maniera straordinaria per uscirne fuori, altrimenti si rischia il tracollo. Se Napoli è in allarme, il caldo comincia a non dare tregua, nei guai c’è tutta la provincia, perché i comuni della cintura dell’hinterland sono sepolti dai sacchetti neri. Il bollettino quotidiano dei vigili del fuoco si assesta su numeri seri: nella notte fra domenica e lunedì, come in quelle precedenti, sono stati 40 gli interventi del 115 sui roghi appiccati nella provincia sui cumuli di rifiuti. Soffre in particolare, l’area vesuviana. A San Giorgio a Cremano come a Ercolano è stata effettuata la raccolta ma non lo smaltimento. Nell’area occidentale, la situazione è altrettanto drammatica. Anche qui roghi e proteste. A Quarto, sono 700 le tonnellate di rifiuti in strada. Un 2 giugno di festa «tragico» per il sindaco Sauro Secone e i suoi concittadini. Situazione difficile nell’area flegrea per le centinaia di tonnellate di rifiuti abbandonati in strada. I numerosi roghi hanno complicato ancor più la situazione. Numerose le discariche a cielo aperto alla periferia di Pozzuoli tra Arco Felice e via Campana, tra Pisciarelli e Monteruscello. C’è esasperazione tra la gente ma anche tanta sfiducia nelle istituzioni come testimoniano i sacchetti abbandonati aperti e rifiuti di ogni genere lasciati per strada. A Pozzuoli è praticamente saltata la differenziata. I cassonetti della carta e del vetro sono colmi e non vengono ripuliti, mentre per l’umido le cose non sembrano andare meglio.

 

Powered by PhPeace 2.6.4