Polemica a distanza sull'impianto di Napoli Est. Ancora cumuli in città per l'agitazione dei dipendenti Lavajet. Stir a rilento

Termovalorizzatore, scontro sulla gara

Il Comune: è andata deserta e non ira prorogata. La Regione: invece sì, più aziende interessate
24 settembre 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Termovalorizzatore di Napoli est: èancora polemica tra Comune e Regione. Mentre il vicesindaco Tommaso Sodano parla di gara andata deserta e si dice contrario alla proroga concessa dal commissario Alberto Carotenuto fino al 18 novembre, l'assessore Romano sostiene che questa è necessaria e legata alla volontà di favorire la pii' vasta partecipazione. Sullo sfondo restano la volontà della Regione di realizzare l'impianto e la contrarietà del Comune che punta tutto sulla differenziata. «L'amministrazione comunale accoglie con grande soddisfazione la notizia che al giorno 20 settembre, data di scadenza del bando, nessun progetto è stato presentato perla costruzione dell'inceneritore di Napoli Fst. L'ulteriore proroga di due mesi, decisa dal commissario preposto al progetto quando il bando è ormai scaduto e la gara è andata deserta, ci lascia interdetti e solleva qualche dubbio» scrive Sodano in una nota. A stretto giro la replica di Romano: «Per la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli Est è giunta al commissario pii, di una manifestazione di interesse. La proroga del termine non è dovuta, dunque, alla mancanza di soggetti imprenditoriali desiderosi di partecipare ma, al contrario, a favorire la più ampia adesione possibile». Secondo Romano la decisione è doverosa e «sopperisce al periodo di "stasi" 19 La crisi Via Toledo sommersa dai sacchetti Rossi (Asia): la situazione è ancora circoscritta delle procedure dovuto alla presentazione dei ricorsi da parte sia di Asla (9 maggio) che del Comune di Napoli (24 giugno), alla conseguente discussione da parte della Camera di Consiglio del Tar e alla pubblicazione della sentenza che,il 3 agosto scorso, ha completamente rigettato il ricorso di palazzo San Giacomo». Ma Sodano interviene nuovamente sottolineando: «Romano conferma che non ci sono state offerte: se ci fossero state sarebbe stato necessario attribuire la gara». Polemiche a parte, sul terreno la situazione resta critica. Secondo l'Asia sono solo 250 le tonnellate di spazzatura ancora in strada, ma in centro la situazione è quella dei giorni bui. In via Toledo i cassonetti traboccano e all'angolo con via San Giacomo le bancarelle sembrano galleggiare sui rifiuti. In piazza Carolina nel pomeriggio arrivano i bobcat a liberare i contenitori sui quali affacciano le finestre della prefettura. In via Pessina, in piazza Matteotti la scena è la stessa. Come sempre sono almeno due i problemi che intrecciandosi producono il disastro. Da un lato c'è lo sciopero di martedì dei lavoratori della Lava jet, la ditta che raccoglie la spazzatura in centro, e dall'altro c'è la difficoltà degli stir che continuano ad andare a rilento rendendo difficile il recupero. E come se non bastasse anche la protesta di chi è contrario alla ztl si traduce nell'ennesimo spargimento di monnezza perle strade del centro. Spiega Raphael Rossi, presidente dell'Asia: «Non siamo in emergenza e la situazione è circoscritta. La ditta appaltatrice che raccoglie i rifiuti nel centro della città ha avuto problemi nel pagamento degli stipendi e quindi gli operai senza preavviso hanno scioperato. La situazione è molto delicata per cui è bastato un solo giorno di sospensione per creare uno stato di criticità». Secondo il presidente della partecipata del Comune ci vorranno alcuni giorni per tornare alla normalità «perché i tempi persversare i rifiuti nelle discariche sono lunghi e quindi non riusciamo agarantire la raccolta straordinaria nelle zone critiche». Non solo: molti dipendenti della Lavajet rifiutano gli straordinari in attesa che gli stipendi arrivino per tutti. Infatti un piccolo gruppo di lavoratori non è stato ancora pagato.

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