Riliuti, riecco i roghi: panico alla Ferrovia

ROSSI (ASIA): «SITUAZIONE DELICATA MA NESSUNA CRISI, SERVE ANCORA QUALCHE GIORNO PER RECUPERARE DALLO SCIOPERO DELLA LAVAJET». INTANTO ANCHE GLI STIR COMINCIANO A SOFFRIRE
24 settembre 2011 - Mariano Rotondo
Fonte: Giornale di Napoli

Situazione in miglioramento ma ancora dí1fieiIa nel "salotto buono" delia,elttà. Ancora cumuli nel cuore di Napoli dove tornano le proteste a colpi di roghi ai cumuli. E tra le lingue di fuoco una ha particolarmente fatto scattare il panico proprio nel cuore della città. Un grosso incendio è infatti divampato nella tarda mattinata di ieri nel centralissimo corso Garibaldi, dove i soliti piromani hanno messo le mani su un grosso accumulo di spazzatura non raccolta a due passi da Porta Capuana. Un rogo che ha provocato momenti di terrore tra commercianti e cittadini, fino al pronto intervento dei Vigili del Fuoco. A denunciare l'accaduto e ad intervenire sull'episodio è Mauro Pantano, dirigente di Confcommercio Napoli - Imprese per l'Italia e presidente del Centro commerciale 'Passeggiata Garibaldi. «L'incendio è stato domato relativamente presto - spiega - ma la situazione resta preoccupante, perché la zona è sempre più abbandonata, quando dovrebbe essere un punto di accoglienza per i turisti». «Purtroppo - insiste - siamo diventati nuovamente lo sversatoio della città: molti cumuli di spazzatura sono stati posizionati di fronte all'inGresso della Direzione provinciale del Lavoro in via Nuova Marina. Non oso pensare cosa potrebbe accadere nel caso si verificassero nuovamente episodi di questo tipo». La piaga degli incendi, inoltre, è ripresa anche nei quartieri periferici di Ponticelli e Scampa, dove sono tornate le montagne di "monnezza" provocate dai premi intoppi agli impianti Stir in cui ci sono non poche difficoltà per smaltire la frazione organica dopo lo stop delle ordinanze extraprovinciali della Regione per effetto dell'intervento del Tar del Lazio. Per quanto riguarda, invece, il Centro storico e la City il problema dei cumuli tra le strade del salotto buono del capoluogo partenopeo è ancora lo sciopero dell'altro giorno effettuato dai lavoratori della Lavajet. In questa ottica, tuttavia, l'Asia tende a minimizzare ed a tranquillizzare tutti, parlando di giacenze dimezzate rispetto ai giorno scorsi. «Sono 250 le tonnellate di rifiuti non raccolte nelle strade di Napoli - afferma Raphael Rossi, presidente della partecipata ambientale di Palazzo San Giacomo - non siamo in emergenza e la situazione è circoscritta». Rossi evidenzia che lo sciopero *** attuato nei giorni scorsi dai dipendenti della Lavajet, una delle società che si occupa del prelievo, ha condizionato la raccolta in una parte della città. «La ditta appaltatrice che raccoglie i rifiuti nel centro della città - prosegue il numero uno di Asia - ha avuto problemi nel pagamento degli stipendi e quindi gli operai senza preavviso hanno scioperato. La situazione è molto delicata per cui è bastato un solo giorno di sospensione per porre uno stato di criticità». Il presidente di Asia, a proposito del ritorno ad una situazione di normalità, aggiunge:«ci vorranno alcuni giorni perché i tempi per sversare i rifiuti nelle discariche sono lunghi e quindi non riusciamo a garantire la raccolta straordinaria nelle zone critiche».

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