Lavajet a lavoro, restano i cumuli
NAPOLI. Rientra ma soltanto sulla carta la vertenza Lavajet. Nonostante i lavoratori della ditta appaltatrice abbiano ripreso dalla scorsa notte a rimuovere i cumuli, il Centro storico e la City restano ancora in affanno con le cinquecento tonnellate di giacenze - tutte concentrate nel salotto buono, dove la crisi sembra essere rispuntata a macchia di leopardo tra piazza Dante, via Nuova Marina, via Depretis e via Santa Lucia. Le altre aree, infatti, hanno ripreso finalmente respiro dopo una giornata di psicosi per quanto riguarda una possibile recrudescenza della crisi. A riuscire a smuovere le acque, dunque, è stata la lunga mediazione del vicesindaco ed assessore all'Ambiente, Tommaso Sodano, che ha assicurato all'organico della società ligure l'avvenuto pagamento da parte di Asia alla Lavajet e che la stessa ditta aveva poi provveduto ai bonifici per saldare il conto con l'organico. Inoltre il numero due di Palazzo San Giacomo ha ricordato alle maestranze che al termine del contratto con la Lavajet saranno assorbiti, e dunque assunti, nella partecipata ambientale del Comune. Questo, insomma, è stato sufficiente a rimettere in campo tutte le forze anche se per il recupero non può bastare un giorno. Tuttavia a spegnere gli allarmi ci pensa l'Asia che parla di una «situazione che migliorando dopo le proteste dei lavoratori». I cumuli, inoltre, tra via Pessina e piazza Cavour. «Dopo l'interruzione delle attività da parte dei lavoratori Lavajet - spiega Raphael Rossi, presidente di Asia - la scorsa notte si è lavorato regolarmente e i mezzi hanno privilegiato le strade strette, dove il problema si presentava più grave a causa della vicinanza tra le giacenze e le palazzine». «La situazione è in miglioramento - aggiunge - e abbiamo chiesto un particolare impegno per recuperare la produzione di due giorni che era in strada». Un'opera che è andata avanti anche per tutto il pomeriggio di ieri e già per questa mattina, se tutto filerà liscio, lo scenario dovrebbe ulteriormente migliorare. Ma lo scenario complessivo anche per il futuro che continua in ogni caso ad accendere il fuoco della polemica. I ritardi per l'estensione del "porta a porta" e le difficoltà per le navi in Olanda paventate anche dalla commissione bicamerale sulle Ecomafie. Ad intervenire sulla vicenda è il leader dell'opposizione in consiglio comunale, Gianni Lettieri: «Sull'emergenza rifiuti si continuano a dare date e numeri insensati - spiega durante il question time in aula - Inizialmente era stato annunciato che la prima nave con i rifiuti da trasportare all'estero sarebbe partita il 15 settembre. Adesso si dice invece che partirà a fine mese. A noi però risulta che, fino ad oggi, nessuna documentazione nè domanda per trasportare i rifiuti oltre frontiera sia stata presentata. Ricordo che dal momento della presentazione di domanda e documentazione passano di norma 50 o 60 giorni per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie. Per questo, occorre valutare, d'intesa con l'assessore regionale Romano, se esistano procedure d'urgenza ma soprattutto è quanto mai necessario rendersi operativi. Spiace constatare che, anche sul piano rifiuti, non esista sostanziale differenza tra questa e la precedente amministrazione, tranne il fatto che Provincia e Regione hanno determinato fino ad oggi le condizioni minime per evitare che la situazione precipitasse». Secondo quanto detto dall'assessore di Palazzo Santa Lucia, infatti, i trasferimenti in Olanda via nave sarebbero addirittura sconvenienti dal punto di vista economico, poiché oltre ai costi dello smaltimento c'è da considerare quelli del trasporto e del-l' imballaggio che non può essere effettuato con i sacchi di plastica, bensì attraverso i più costosi contenitori metallici.