Rifiuti Mentre a Napoli si ripuliscono le strade, le mamme vulcaniche lanciano l'allarme per la discarica

Vesuviano, un fronte caldo

Raphael Rossi, Asia: «Dopo lo sciopero della Lavajet siamo impegnati a eliminare le giacenze di due giorni. La situazione è in miglioramento»
23 settembre 2011 - Francesco Servino
Fonte: Terra

Puntuali le proteste della Lavajet hanno mandato in tilt la raccolta dei rifiuti urbani nel centro storico: la ditta, che lavora in subappalto per Asia, si occupa della pulizia di via Toledo e piazza Cavour (oltre che di varie altre strade e piazze della città). I dipendenti lamentano il mancato pagamento degli stipendi, ma il Comune ha già effettuato lo stanziamento. I mezzi della raccolta non sono proprio usciti due giorni fa , e il centro cittadino ha visto accumularsi 500 tonnellate di rifiuti in strada. Il presidente di Asia, Raphael Rossi, si è affettato a spiegare di aver provveduto al bonifico nei confronti di Lavajet il 14 settembre scorso, «con una cifra di 2 milioni di euro, di più rispetto al solito». Rossi ha parlato di «interruzione di pubblico servizio», perché «non era annunciata alcuna forma di protesta». I vertici dell'azienda hanno dichiarato di aver avuto «qualche difficoltà bancari»" ma gli stipendi sono stati pagati. Nonostante questo, i dipendenti hanno comunque scioperato: «Forse qualcuno non è ancora stato pagato» spiega l'azienda. «Dopo l'interruzione delle attività da parte dei lavoratori Lavajet», ha ribadito Rossi, «questa notte (ieri, ndr) si è lavorato regolarmente e i mezzi hanno privilegiato le strade strette, dove il problema si presentava più grave. La situazione», comunque, «è in miglioramento e abbiamo chiesto un particolare impegno per recuperare la produzione di due giorni in strada». Non è però la prima volta che la Lavajet fa le bizze: nel pieno dell'emergenza pareva ce la mettesse tutta per aggravare la situazione, al punto tale che fu l'Asia a doversi spingere nelle zone di competenza della Lavajet. E ne pagò le conseguenze, dato che i mezzi vennero danneggiati. È un nodo ancora aperto quello di Lavajet: il contratto con la ditta scade il 31 dicembre, e l'intenzione dell'amministrazio-ne comunale è quella di interna-lizzare il servizio. Intanto, da ieri, è partita la distribuzione dei kit per la differenziata a Scam-pia, con le istruzioni e il materiale necessario per attuarla: tra una decina di giorni verranno consegnati i contenitori, in ritardo rispetto alla "prima delibera rivoluzionaria" del Comune, quella che prevedeva di coprire con il porta a porta entro il termine di 90 giorni i quartieri del Vomero, Posillipo, Barra, Ponticelli e Scam-pia. Scampia era già nel blocco che la differenziata la faceva dal 2008: nel dettaglio verranno raggiunti oltre 3lmila abitanti. L'autunno, intanto, si annuncia caldo anche nel vesuviano: nei giorni scorsi le Mamme Vulcaniche, in compagnia del sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, hanno compiuto un sopralluogo in discarica. Secondo Langella, l'invaso sarà saturo entro fine anno. Ma manca un piano alternativo dei rifiuti: i comitati, dopo aver caldeggiato la linea dei sindaci e aver sostenuto l'accordo che prevede la costruzione di centri di riciclo e di recupero dei materiali, ritrattano la proprie posizioni. L'accordo fermo in Regione prevede l'apertura di una nuova discarica o il conferimento dei rifiuti vesuviani nell'inceneritore di Acerra, operazione allo stato attuale impossibile.

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