Dipendenti Lavajet in agitazione raccolta a rischio nel centro storico
Raccolta a rischio nel centro storico: sono in agitazione i lavoratori della Lavajet, la ditta che per Asia gestisce la raccolta nella zona. I 260 dipendenti, infatti, non hanno ancora ricevuto lo stipendio che, per un impegno preso dalla ditta con l'amministrazione comunale, doveva essere versato tra il 10 e il 15 del mese. Invece, nonostante la partecipata del Comune abbia corrisposto una quota maggiore di quella prevista, i salari non sono arrivati. Perciò ieri fino alla tarda serata c'è stata una lunga assemblea nella quale i lavoratori si sono spaccati: una parte ha deciso comunque di non prendere servizio mentre l'altra si è dichiarata disponibile ad attendere ancora qualche ora. Quella della Lavai et è una vicenda che si trascina da molti mesi: la ditta ha vinto l'appalto di due lotti dei cinque messi a gara lo scorso anno dall'Asia e ne ha ereditato un terzo da Enerambiente, colpita da interdittiva antimafia, che lavorava proprio nel centro della città. Con l'appalto, ovviamente, ha ereditato i lavoratori. Già a giugno per una serie di ritardi nel pagamento di stipendio e quattordicesima questi incrociarono le braccia. In quel caso l'azienda però, a sua volta non aveva riscosso da Asia con la quale aveva una contesa sugli straordinari che la partecipata del Comune chiedeva fossero documentati. Poi la vicenda si appianò anche per l'intervento del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo: Asia pagò e così si liberò la strada per portare in Liguria una parte dei rifiuti giacenti nei cassonetti. Un contratto che tuttora va avanti. Ma questo mese Lavajet non ha ancora versato gli stipendi e il clima è diventato nuovamente rovente. Anche perché i lavoratori sostengono che nel frattempo la ditta ha trattenuto dalle buste paga i soldi che i dipendenti devono alle finanziarie per debiti precedentemente contratti, ma non li ha versati agli istituti di credito: oltre a non pagare l'azienda metterebbe così i lavoratori a rischio pignoramento. Sulla impresa ligure, d'altra parte, imperversano da tempo le polemiche: Lavajet appartiene per metà a una società degli Emirati Arabi, la Nbhh global venture, e per l'altra metà alla Igea srl, che è iscritta alla Camera di commercio di Savona, ma ha un capitale che appartiene a una finanziaria di Monte-carlo, la Euroholding Monaco. Il presidente del collegio dei sindaci è Giovanni Ciarlo, indagato per truffa a Vercelli, Savona e Cosenza.