Bloccati i rifiuti diretti in Puglia «Non in regola»
Materassi, fari di automobili, pneumatici e sacchetti interi, mai aperti: li ha trovati l'Arpa (agenzia regionale di protezione ambientale) pugliese tra i rifiuti arrivati dalla Campania. L'assessore all'ambiente Lorenzo Nicastro ha convocato una conferenza stampa annunciando di aver diffidato i gestori degli impianti dall'accogliere anche un altro grammo di monnezza dalla nostra Regione. «La Campania ha stracciato una bella pagina di solidarietà che era stata scritta insieme alla Puglia», ha detto. E ancora: «Non è tanto un problema di codici della spazzatura, ma un problema di codice penale». Dichiarazioni durissime che arrivano proprio mentre il consiglio della Regione Lombardia dice no alla proposta avanzata dall'opposizione di accettare la spazzatura napoletana. II rischio che i sacchetti tornino ad accumularsi per le strade diventa così concreto. I risultati dei referti Arpa sono stati già inviati all'autorità giudiziaria. Lo stop che arriva da Bari è quello che peserà di più: dai primi di settembre, infatti, i conferimenti nei siti pugliesi erano ripresi a pieno ritmo. La strada ai viaggi della monnezza erano stati spianati dalla decisione del governo di far decadere il decreto che imponeva il nulla osta della Regione destinata-ria dei rifiuti lavorati dagli stir. E non solo: dal Consiglio di Stato era arrivata la sospensiva nei confronti della sentenza del tar Lazio che bloccava i monnezza tour. A quel punto era sembrato che i trasferimenti non trovassero più ostacoli. Ma l'assessorato all'ambiente pugliese ha chiesto all'Arpa di dare il via ai controlli a campione che hanno avuto un esito a dir poco disastroso per la nostra regione. «I carichi provenienti dallo stir di Battipaglia eranoaccompagnati da una documentazione non firmata», spiega Nicastro. E ad effettuare i trasporti era la Devi-zia, una ditta colpita da un'interdittiva antimafia rilasciata dalla prefettura di Napoli. L'impresa si trova, infatti, al centro di una serie di vicende giudiziarie: ciononostante ha portato la spazzatura in Sicilia fino a quando la società provinciale, la Sapna, ha chiesto al consorzio D'Angelo Profineco, che provvedeva allo smaltimento, di interrompere ogni rapporto con l'impresa salernitana. La decisione era arrivata dopo un nuovo intervento della Prefettura che aveva ribadito l' interdittiva antimafia già rilasciata nel 2009. «A convincere la Puglia a dire basta non sono state, però, le ditte scelte per i trasporti, ma la qualità del materiale made in Campania. Nel carico proveniente dalla Ambiente Srl di San Vitaliano sono stati trovati pneumatici, fari di automobili e perfino un materasso imbustato nel cellofan. Nelle balle della Irpinia recuperi srl c'erano, invece, sacchetti di tal quale che ovviamente poco hanno a che fare con i rifiuti speciali. Di qui la diffida inviata ai gestori dei quattro impianti che ricevevano i rifiuti campani. Diffida notificata anche al ministero per l'ambiente. L'assessore Nicastro ha già disposto ulteriori controlli: sui materiali repertati dall'Arpa saranno effettuate analisi per verificare l'eventuale presenza di diossine e di altre sostanze altamente inquinanti. Quella del consiglio regionale lombardo appare, invece, una mossa più che altro politica e preventiva. L'aula ha bocciato con 27 voti a favore e 30 contrari, una mozione presentata da Pd, Udc, Sel e Idv. I partiti chiedevano «per senso di responsabilità» di sentire «i Comuni e le aziende rifiuti della Lombardia, al fine di verificare se possano presentarsi disponibilità concrete a ricevere e smaltire» la spazzatura dalla Campania. Ma il centrodestra ha detto no. In aula ha preso la parola anche l'assessore al territorio, Daniele Belotti (Lega), che ha sostenuto: «Solidarietà non vuol dire essere presi in giro né assistenzialismo». Due rifiuti, quelli della Puglia e della Lombardia, che rischiano di pesare sul ciclo dei rifiuti campano che in assenza di discariche e con la presenza di un solo termovalorizzatore, continua a puntare sui trasferimenti nelle altre regioni e negli altri Paesi. Naufragato il progetto della A2A e della Markab di portare in Spagna la frazione umida accumulata nello stir di Caivano, rivelatasi difficile da percorrere la strada alternativa della Germania, al momento il progetto più avanzato resta quello della Sapna e dell'Asia che punta sull'Olanda. Lo stop Camion con rifiuti in fila. Stop dalla Puglia: i rifiuti provenienti dalla Campania non sono a norma