Olandesi in città Ma il sito ancora non è pronto
NAPOLI — La società olandese che trasporterà i rifiuti napoletani ad Amsterdam nella prima fase dell'operazione, che sarà di tre mesi, solo stamattina sarà in città per definire altri dettagli contrattuali e documentali col Comune e, magari, «per fare ancora un sopralluogo al porto». Lo dice Tommaso Sodano, vicesindaco con delega ai rifiuti. Questo significa che non ci sono certezze sulle date e che, se tutto va bene, non prima del mese prossimo il primo bastimento salperà dal porto di Napoli. Inoltre, il sito di stoccaggio, l'unico che sarà usato per il momento, cioè quello di via Brin, ancora non è terminato. Sebbene al Comune tutti dicano che «i lavori volgono al termine» e che «tutto procede regolarmente nei tempi previsti». Sarà. Intanto, però, l'altro sito annunciato, quello dell'ex Icm, almeno nella prima fase non dovrebbe essere utilizzato con la spazzatura che sarà imballata direttamente negli Stir e che poi sarà trasportata al porto di Napoli con dei Tir. «Tra il 15 e il 20 settembre partirà la prima nave con i rifiuti», aveva detto il sindaco de Magistris. «Entro fine mese dovremmo farcela», s'era preso invece più tempo il suo vice, Tommaso Sodano. Invece la sensazione è che i tempi si allunghino e che la burocrazia — documentazioni di carattere transfrontaliero non erano mai state fatte prima d'ora per portare all'estero i rifiuti via mare — abbiano frenato il tutto. Ciò, malgrado al Comune, dove tutti si nascondono dietro «motivi di riservatezza», giurino che intoppi non ce ne siano. Di certo, per ora il piano rifiuti annunciato per risolvere l'emergenza ruota intorno solo al porta a porta, che comincia oggi da Scampia — saranno distribuiti 6mila contenitori — e che terminerà entro la fine dell'anno, quando il progetto avrà raggiunto la quota di 325 mila napoletani. Nel frattempo, forse le navi saranno partite, con un'intesa che per i primi 3 mesi parla di 48 mila tonnellate trasportate in Olanda, con una media di 4-5mila a settimana, per un prezzo che oscillerebbe dai 13o ai 15o euro per tonnellata (a scalare). Ma l'accordo, che dovrebbe essere più ampio e con più gestori, sarà per un 240 mila tonnellate totali nel biennio da quando partirà la prima nave dal porto. Da quando, però, ancora nessuno lo dice. E davvero non si comprende il motivo.