Rifiuti Chiaiano, ecco la verità sulla cava contestata

Chiaiano, la vera capienza della discarica contestata

Nel progetto del 2008 è scritto che l'invaso avrà un impatto "positivo" sull'ambiente, e che sarà possibile stiparci 700mila metri cubi di rifiuti. L'esperto: «Tecnicamente impossibile»
20 settembre 2011 - Franco Ortolani (irettore Dipartimento Pianificazione e Scienza del Territorio Università di Napoli Federico II)
Fonte: Terra

Il volume accertato accumulabile è di circa 525mila mc, a cui ne bisogna sottrarre circa 80\100mila per impermeabilizzare
Nel progetto del 2008 della Conferenza dei servizi è scritto che l'invaso, l'unico in cui scarica l'intera città di Napoli, avrà un impatto positivo sull'ambiente, e che sarà possibile stiparci 700mila metri cubi di rifiuti. In questi giorni, intanto, è polemica sulla possibilità che la discarica sia gia satura. E su Terra il geologo Franco ortolani smentisce la previsione: «Tecnicamente impossibile riempire così tanto questa cava»
Negli ultimi mesi si sta dibattendo circa il volume di rifiuti che potrebbe ancora contenere, in sicurezza certificata, la discarica di Chiaiano. Facendo riferimento a quanto già scritto dal sottoscritto nel luglio 2008 nella relazione elaborata con l'ingegner Angelo Spizuoco, quali membri del gruppo tecnico-scientifico (che rappresentava i comuni di Marano e Mugnano e i comitati dei cittadini nell'ambito del comitato nominato ufficialmente dalla vice di Ber-tolaso il giorno prima che scattassero i noti provvedimenti giudiziari) al fine di verificare l'idoneità geologica ed ambientale della Cava del Poligono di Chiaiano perla realizzazione della discarica e ai dati ufficiali contenuti nel progetto elaborato dalla struttura commissariale e approvato nella Conferenza dei servizi dell'agosto 2008, si può chiarire senza ombra di dubbio quale sia il volume massimo accumulabile in sicurezza. Ammettendo, peraltro, che tutta la discarica sia stata realizzata nel rispetto delle leggi vigenti (cosa che purtroppo sembra non sia avvenuto). Il progetto ufficiale "Discarica in località Chiaiano nel territorio del Comune di Napoli", come si diceva, è stato presentato nella Conferenza dei Servizi dell'agosto 2008 dalla "Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sottosegretario di Stato, ai sensi della Legge 14 luglio 2008, n. 123, ai sensi dell'art. 9, comma 5, del Decreto Legge 23 maggio 2008, n. 90, "Misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile", convertito con la Legge 14 luglio 2008 n. 123" e illustra inequivocabilmente la parte che sarebbe stata colmata come si vede dalle seguenti figure tratte dal progetto. Il piano presentato nella conferenza dei servizi ha aperto la strada alla realizzazione della discarica. Esso, tra le altre, contiene amene affermazioni quali quelle di seguito riportate che lo qualificano come progetto ingannevole: «Salute e benessere dell'uomo: in fase di realizzazione si avrà un impatto positivo grazie alla bonifica del sito, alla messa in sicurezza delle pareti e al riassetto della viabilità esterna. Altrettanti impatti positivi ma di entità più contenuta si avranno per il riassetto morfologico, la realizzazione di presidi impiantistici e la costruzione di rampe di accesso. In fase di gestione condizioni di moderato impatto negativo si determineranno per scarico dei rifiuti ed incremento di traffico veicolare nelle vie di accesso al sito. Le altre azioni avranno effetti generalmente positivi. Per le opere di mitigazione tutte le azioni produrranno un consistente miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene del sito. Complessivamente l'impatto sulla componente atmosferica è positivo". Si ricorda che la discarica è stata realizzata in una profonda cava scavata a fossa la cui base si trova circa 25 metri più in basso dell'alveo della Cupa del Cane. L'originaria morfologia del terreno era più alta verso l'area ospedaliera e degradava verso l'alveo della Cupa del Cane. il vuoto realizzato con l'estrazione del tufo si può dividere schematicamente in due parti: quella inferiore costituisce un parallelepipedo di base 100 metri per 110, altezza 25 metri, ed ha un volume di 275mi1a metri cubi. La parte superiore costituisce un prisma a sezione triangolare ed ha un volume di circa 250.000 metri cubi. Riepilogando, complessivamente il volume dei rifiuti che può riempire l'originario vuoto è di circa 525.000 metri cubi. Le figure evidenziano inequivocabilmente che nella cava non possono essere accumulati 700mila metri cubi di rifiuti, prendendo come riferimento il progetto approvato nella conferenza dei servizi. Il volume accertato accumulabile nella discarica fino all'altezza alla quale affiora il tufo giallo, come indicato nel progetto, è di circa 525mi1a metri cubi. Si fa presente che al volume dei rifiuti bisogna sottrarre da circa 80mila a circa 100mila metri cubi di roccia argillosa, che macroscopicamente non sembra essere di qualità idonea, usata per l'impermeabilizza-zione della base e delle pareti della discarica e di terreno usato per la copertura quotidiana dei rifiuti conferiti. Tali elementi sono stati ripetutamente illustrati alla struttura commissariale durante i lavori del comitato nei mesi di maggio e giugno 2008. Si è sempre sottolineato che oltre al volume massimo accumulabile deve essere presa in considerazione la sicurezza ambientale che può o non consentire il suo raggiungimento. Accertato questo dato, rimane da verificare se i rifiuti siano stati accumulati in sicurezza e se un ulteriore conferimento possa avvenire sempre in sicurezza per l'ambiente e la salute dei cittadini.

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