Posillipo sporca, mai così in basso
Pare che una continuità tra la Giunta de Magistris e quella della Iervolino vi sia e sia ben identificabile: l'abbandono che caratterizza zone nei quartieri cosiddetti bene come via Posillipo e via Petrarca. Le due strade, a detta di chi vi abita e dei commercianti che le popolano, hanno raramente toccato punti più bassi. Le proteste però si sprecano, nel senso che sono sprecate e non lasciano certo solchi di preoccupazione nei volti degli ammmisraton comunali. Salvo poi scordarsene qualora la cronaca lo imponga. «Non ci sono dubbi, via Petrarca e stata completamente abbandonata dal Comune» ha denunciato l'onorevole pidiellmo Marcello di Caterina, a seguito di una serie di sopralluoghi effettuati nella rinomata strada cittadina dopo alcune segnalazioni degli abitanti della zona. «Lo spettacolo è indegno - ha detto - senza ombra di smentita si può dire che è tra le strade più sporche della città. Oltre alla presenza di numerosi sacchetti di rifiuti depositati in prossimità dei cassonetti e non ritirati - ha ripreso il parlamentare - ho evidenziato una totale mancanza di spazzini». E in effetti tra via Petrarca e via Posillipo le situazioni sono davvero paradossali. Ora che l'emergenza rifiuti è terminata, queste due strade sono lorde e puzzolenti. «Mai così in basso - ha ripetuto il consigliere Udc della Municipalità, Alberto Boccalatte appoggiando in pieno la denuncia dell'onorevole Di Caterina- Purtroppo soffriamo di mancanza di attenzione totale da parte del Comune che si evidenzia in maniera palese nella sporcizia per strada, nel mancato spazzamento e dunque nell'accumularsi di cartacce e rifiuti per così dire spiccioli, erbacce che coprono nella quasi totalità i marcipiedi, bottiglie vuote e ingombranti non ritirati». «Da mesi - ha ripreso il filo il presidente del parlamentino Fabio Chiosi denunciando che- alcune strade del quartiere Posillipo non vengono spazzate e pulite dall'Asia. Sembra che l'unità territoriale di Asia riesca ad esprimere, quotidianamente, solo quattro o cinque unità di operatori ecologici per tutto il quartiere. Un numero ridicolo - ha attaccato il Presidente - se si considera l'ampiezza del quartiere e la conformazione delle strade. Via Petrarca, ad esempio, è un vero letamaio. Addirittura alcune postazioni di cassonetti e campane sono irraggiungibili proprio a causa di rifiuti accumulati intorno. Ho scritto al vice sindaco Tommaso Sodano- continua Chiosi - per segnalare questa situazione assurda, per chiedere chiarimenti in merito e, soprattutto, per correre ai ripari. Mi domando se l'avvio della raccolta differenziata porta a porta debba avvenire con questo numero di personale. Significherebbe il fallimento in partenza. Purtroppo - ha concluso Chiosi - noto un peggioramento dei servizi offerti da Asia, anche per quanto riguarda la rimozione delle erbacce. Auspico una reale inversione di tendenza, altrimenti la città non sarà mai davvero pulita». E con la partenza, per altro più volte paventata e mai concretizzatasi, del ritiro della spazzatura porta a porta, si corre il rischio di un fallimento totale. «E m questo caso - ha concluso il consigliere Boccalatte - la situazione si farebbe incandescente. Ritrovarsi con la spazzatura in casa per disservizi nel ritiro potrebbe innescare una protesta a catena da parte dei napoletani».