Differenziata, domani a Scampia via al porta a porta

Trasferimenti verso l'estero, il sindaco: «Portarli a Giugliano ci costerebbe di più»
19 settembre 2011 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Portare per due anni i rifiuti di Napoli all'estero via nave «Costerà meno che trasferirli a Giugliano, che si trova a cinque chilometri da qui»: lo ha sostenuto il sindaco Luigi De Magistris nel corso della manifestazione «Puliamo il mondo» organizzata da Legambiente. Una dichiarazione evidentemente provocatoria per rispondere a chi ha accusato l'amministrazione di sprecare il denaro. In realtà i trasferimenti in Olanda dovrebbero costare un po' meno della tariffa provinciale di 113 euro, ma alla cifra da versare alla ditta olandese bisognerà aggiungere soldi per i trasferimenti urbani e la lavorazione degli rsu da consengare agli stranieri. In ogni caso si spenderà certamente meno di quanto è stato speso ad esempio per portare la monnezza in Puglia e in Sicilia. Secondo De Magistris la scelta di portare la spazzatura all'estero è anche «un modo anche per combattere le ecomafie, il sistema dei subappalti, stroncare i rapporti politica-affari». L'Asia ha formato nei giorni scorsi un consorzio con la Sapna, la società provinciale, per organizzare i trasferimenti all'estero e pubblicare un bando europeo per raccogliere le eventuali manifestazioni d'interesse. Intanto la partecipata del Comune ha già firmato un precontratto con gli olandesi. «Quando mi sono insediato - ha spiegato il primo cittadino - ho trovato 2.500 tonnellate di rifiuti a terra. Ora, al di là di un paio di criticità, la città è pulita». Difficoltà si incontrano ancora, però, nella zona est e in particolare in via Martiri di Nassirya. «Continueremo gli interventi mirati come già abbiamo fatto nelle scorse settimane a partire dala galleria della Vittoria», spiega il presidente di Asia, Raphael Rossi. L'altro asse portante della giunta De Magistris per risolvere il problema dei rifiuti resta la raccolta differenziaza: tra il 21 e il 22 settembre partirà la distribuzione dei kit al nucleo di cittadini di Scampia (poco più di 5000) che entro la fine del mese saranno coinvolti nel porta a porta. L'obiettivo dovrebbe essere quello di raggiungere i 325 mila abitanti previsti dalla delibera madre, la prima votata dalla giunta, quello che disegna i primi traguardi da toccare. E De Magistris è convinto che «non sia affatto utopistico» l'obiettivo di raggiungere il 70% di differenziata. «Abbiamo poche risorse ma - sottolinea - dalla part_ e nostra c'è una straordinaria mobilitazione di popolo». E su questa linea incontra l'adesione dell'assessore regionale Giovanni Romano, in passato molto critico nei confronti dell'amministrazione Iervolino proprio perla bassa percentuale di differenziata raggiunta (17, 3 per cento a giugno) «La grande sfida è Io sviluppo della raccolta differenziata a Napoli - ha ribadito Romano a piazza Trieste e Treno - La strada intrapresa è quella giusta». Natualmente non tutte le amministrazioni si sono mobilitate nella stessa maniera. «In questo momento in Campania - spiega l'assessore - abbiamo oltre 400 dei 551 comuni della Regione che hanno superato l'obiettivo minimo del 35 per cento della differenziata, con una media complessiva del 50 per cento. Ci sono province che sono più avanti come Avellino, Salerno e Benevento, altre che stanno recuperando, come Caserta e Napoli che resta la nostra sfida». Romano, che è anche sindaco di Mercato San Severino, nel Salernitano, tra i più virtuosi per la differenziata, indica, tra le strade da seguire, quella dell'introduzione di meccanismi di premialità per i cittadini. Insomma, «chi più ricicla, paga di meno» a livello di tassa sui rifiuti, è lo slogan dell'assessore.

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